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Salvini punta a vincere in Calabria per farsi sentire a Roma

Per il leader della Lega, che a Reggio Calabria ha chiuso la campagna elettorale, le elezioni regionali sono un test politico nazionale

Un test nazionale, questo saranno per la Lega di Matteo Salvini le elezioni regionali calabresi. Il leader del Carroccio lo sa e lo ha ribadito anche dal palco di piazza Camagna dal quale ha chiuso la campagna elettorale del suo partito.

A Reggio Calabria Matteo Salvini ci è arrivato dopo aver fatto tappa a Catanzaro ed in maniche di camicia, affiancato da Nino Spirlì e dai maggiorenti della Lega in Calabria, ha chiamato alle urne i calabresi.

"Il vostro voto è importante - ha detto Matteo Salvini - perché la Calabria, l’unica regione che va alle urne domenica e lunedì, diventa riferimento nazionale a livello politico. Il vostro sarà un voto nazionale che può aiutarmi a puntare in Parlamento su alcune tematiche come il lavoro, le pensioni, la riforma del catasto o i tamponi gratuiti. La vittoria della Lega in Calabria mi da più forza per andare a parlare con Draghi, con Letta o con Conte e imporre il nostro programma”.

Salvini sa che l’esito del voto non può essere scontato, anche se i sondaggi danno il centrodestra vincente con diversi punti di scarto, e quindi - scegliendo la Calabria come regione bandiera dell’impegno elettorale della Lega - non si è potuto sottrarre da un invito al voto pressante al suo popolo.

“Andate a votare - ha detto - e nelle prossime ore convincete chi vi sta vicino a farlo. Da parte mia sono orgoglioso di essere in Calabria perché il mio dovere è di essere dove c’è un problema in più da risolvere e io qui voglio vincere, perché sento come un’emozione dare alcune risposte a calabresi che per cinquanta anni sono stati presi in giro dai politici”.

Nel discorso di Matteo Salvini non è mancato un richiamo ai problemi del servizio sanitario regionale, per il quale il leader della Lega chiede la fine del commissariamento, o delle carenze infrastrutturali rappresentante “dalla vergogna a cielo aperto della Strada statale 106”.

Nel ragionamento dell’ex ministro degli Interni, che il 23 ottobre sarà a Palermo per rispondere dell’accusa di sequestro di persona, non è mancato un riferimento a Mimmo Lucano: l’ex primo cittadino di Riace che è stato condannato in primo grado a tredici anni di reclusione.

“Non sono qui a festeggiare la condanna di un sindaco che era un campione della sinistra - ha detto - e che è stato condannato dal tribunale di Locri per associazione a delinquere per lo sfruttamento dell’immigrazione. Mi auguro che venga assolto perché io non voglio vincere per i problemi degli altri ma perché sappiamo bene amministrare”.

Una stilettata, infine, Matteo Salvini l’ha indirizzata al sindaco di Reggio Calabria: “Il genio di sinistra che non riesce a risolvere il problema dei rifiuti”.

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