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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Emergenza covid-19, l'allarme di Guccione: "il sistema sanitario in preda all'anarchia"

Il consigliere regionale del Pd, che ha reso atto alla Santelli per il lavoro svolto per frenare la crescita del virus, ha messo sotto la lente d'ingrandimento il piano regionale per l'incremento dei posti letto e sulla mancata assunzione di nuovi operatori

“Nella filiera di comando del sistema sanitario calabrese c’è molta anarchia”. Carlo Guccione, consigliere regionale del Pd, lancia un sos su un sistema che è già in allarme rosso per l’emergenza coronavirus.  “Nella filiera di comando del sistema sanitario calabrese - scrive Guccione - vedo l’insorgere di posizioni anarchiche che rischiano di compromettere e di ripetere errori drammatici che sono stati fatti nelle altre regioni, come ad esempio in Veneto e Lombardia, dove alcuni ospedali sono diventati focolai di contagio. In virtù di ciò ho chiesto di specificare bene qual è il sistema organizzativo, quali sono schema e funzioni degli ospedali hub e spoke della nostra regione, e quali nosocomi sono stati individuati come centri covid-19”.

Apprezzato il lavoro della Santelli

Carlo Guccione, poi, rende atto al presidente Jole Santelli del lavoro svolto sino ad oggi per porre un freno all’espansione del contagio sul territorio regionale, anche se per il consigliere regionale cosentino sarebbe utile che questo lavoro “non rimanesse sulla carta”. Al contrario, il rischio sarebbe quello di “costruire un sistema che non ha una sua operatività nei terriotori”. 

Le richieste di chiarimento

“Per questo - spiega Carlo Guccione - ho chiesto al presidente Santelli di spiegare nell’informativa le cose fatte fino ad oggi e conoscere, rispetto a quando siamo partiti, quanti sono i posti letto in più nei reparti di terapia intensiva, sub intensiva, malattie infettive, pneumologia e qual è il cronoprogramma per la realizzazione di quanto previsto dal Piano di emergenza Coronavirus. Piano reso noto dal presidente Jole Santelli lo scorso 11 marzo e che ha previsto l’attivazione di 400 posti letto di terapia intensiva e sub intensiva per le aree nord, centro e sud della regione”. 

La ripartizione dei posti letto

Questo piano, nello specifico, prevedeva la ripartizione dei posti letto: 90 saranno attivati nelle strutture di Cosenza, Castrovillari, Rossano, Cetraro, Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, Mater Domini di Catanzaro, Lamezia, Crotone, Reggio Calabria, Polistena e Vibo Valentia. Ulteriori 310 posti verranno così attivati: 110 nell’area nord nelle strutture di Paola, Rogliano e Rossano, 100 posti per l’area centro nelle strutture di Germaneto e Tropea. Nell’area sud saranno attivati 100 posti, nelle strutture di Gioia Tauro, Locri, Melito Porto Salvo. 

I dubbi di Guccione

Questi dati, raffrontati con le dichiarazioni in aula del governatore calabrese, hanno suscitato i dubbi di Guccione. “Dunque - si chiede il consigliere regionale del Pd - quanti e quali sono i posti letto realmente attivati? Purtroppo, rispetto alle previsioni si registrano difficoltà nel rendere operativo lo stesso Piano e che, di conseguenza, andrebbe a compromettere la capacità della Regione di assicurare un efficace e attivo contrasto all’emergenza Coronavirus”. 

"Che fine hanno fatto le assunzioni?"

Guccione, poi, chiede ancora alla Santelli di sapere: “Per quanto riguarda infine il piano straordinario per le assunzioni di 300 medici, 270 infermieri e 200 oss, quanti sono i medici, gli infermieri e gli operatori sociosanitari che sono stati assunti?”. “Non possiamo permetterci - conclude Carlo Guccione - ulteriori ritardi. Rispetto alle altre regioni del Nord abbiamo avuto più tempo per assumere scelte e decisioni per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Non possiamo farci cogliere impreparati, conosciamo ancora troppo poco questo virus e l’esperienza delle altre regioni deve aiutarci a limitare al minimo i danni e contenere il diffondersi dell’epidemia”.

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