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Festa al Castello, Vacalebre presenta esposto "per squarciare le tenebre sulla città"

Il presidente di Alleanza Calabrese sottolinea con pungente ironia: "Come beni storici ed architettonici da poter concedere “aumma, aumma”, sono rimaste le mura greche..."

Enzo Vacalebre, presidente di Alleanza Calabrese e candidato sindaco alle prossime comunali, dopo la denuncia sul caso Miramare, oggi al Comando provinciale dei carabinieri ha presentato un esposto sulla famigerata festa organizzata al Castello Aragonese e che tanto ha fatto indignare i reggini e l'opinione pubblica.  

“Alla luce di tutti i racconti fantastici che l’amministrazione sta elargendo alla nostra amata Reggio, con “s’intetizzazioni” e feste sinistrorse varie che hanno visto, dicono, migliaia di persone, come audience vacanziera e spensierata, a vedere le passerelle della città utopica e che ha monopolizzato, come anni da avviene, il lungomare di Reggio Calabria.

Festa dell’umidità del 2016 insegna, che ha visto Falcomatà, anche il quel caso pavoneggiarsi tra i giorni delle Feste Mariane e suscitare lo sdegno di una comunità. Ma il lupo perde il pelo, ma non il vizio”, afferma in una nota Vacalebre.  “La maschere dietro cui celarsi le ha esaurite tutte, - continua Vacalebre - e si ritrova oggi nudo, a piedi scalzi davanti ai reggini. E dopo l’affaire Miramare, si ritrova, tanto per non farsi mancare nulla, nell’affaire Castello Aragonese". 

La nota di Vacalebre si conclude con pungente ironia: "Comunichiamo che come beni storici ed architettonici da poter concedere “aumma, aumma”, sono rimaste le mura greche. Anche perché, e meno male, il Museo Nazionale e di competenza di Mibact". Questo assunto ci ha portato oggi a presentare un altro esposto che speriamo riesca a squarciare, definitivamente, le tenebre sulla Città di Reggio Calabria".

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