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Sabato, 20 Aprile 2024
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Il Comune piange miseria, la Sorical batte cassa e la città resta senz’acqua

La nota del movimento cittadino Potete al Popolo Reggio in riferimento alla gestione idrica della società spiega che "il comune mai ha fatto nulla per ottenere un ricalcolo del debito"

Acqua come bene primario, risorsa fondamentale all'interno della vita quotidiana di una città. Svolgere un servizio impeccabile e con poche sbavature dovrebbe costantemente essere uno dei punti all'ordine del giorno per garantire tranquillità in tal senso ad ogni famiglia. In riferimento alla situazione idrica di Reggio, Potere al Popolo ha analizzato quanto fatto dalla società Sorical e dal comune reggino.

"È dal 2012 che la Sorical, il carrozzone a capitale misto pubblico-privato - si legge in una nota del movimento - che avrebbe dovuto efficientare ,con ben scarsi risultati, la gestione del servizio idrico nella nostra regione, si trova in stato di liquidazione. Fu quello uno dei primi segnali della volontà di scappare dalla Calabria da parte della Veolia, potente multinazionale francese che tanti guai ha combinato tra gestione dell'acqua e quella dei rifiuti, nella nostra regione e non solo." Chiara l'analisi di Potere al Popolo, in riferimento all'attuale problematica cittadina della gestione idrica."

Nell'esprimere la propria opinione, Potere al Popolo ribadisce che "questa società che avrebbe dovuto chiudere ben presto i battenti, questa SpA - di natura privata quindi e a cui perciò importa ben poco del nostro benessere - continua a fare il bello e il cattivo tempo. Oggi ha imposto una 'normalizzazione' della fornitura, cioè una riduzione della quantità di acqua erogata calcolata sul presunto fabbisogno, senza tenere conto però della fatiscenza della nostra rete idrica e quindi della quantità del prezioso liquido che viene sprecata."

"Più che una normalizzazione, questa operazione - prosegue il comunicato - sa quindi di ritorsione rispetto al mancato versamento delle rate del piano di rientro del debito concordato con il Comune reggino, che in questa storia è doppiamente colpevole. Lo è in primo luogo perché ha sottoscritto un piano con un soggetto privato e non lo ha rispettato. Lo è inoltre perché, nonostante le tante denunce fatte negli anni passati da associazioni e movimenti sull'irregolarità delle tariffe applicate dalla Sorical, mai ha fatto nulla per ottenere un ricalcolo del debito."

"Questa nuova vicenda - conclude la riflessione di Potere al Popolo - legata alla Sorical dimostra ancora una volta quanto gestioni così vitali non possono essere affidate a soggetti di natura privata, anche quando il capitale sociale sia interamente di proprietà pubblica, perché le logiche amministrative rimangono quelle del mercato e del bilancio, non certo della salvaguardia dei bisogni dei cittadini, come i reggini purtroppo sono ancora una volta costretti a verificare sulla propria pelle."

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