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Unità della sinistra, il Collettivo la Strada risponde all'appello di Mallamaci

L'ex assessore ha espresso pubblicamente la necessità di primarie prima delle elezioni. La sua istanza è stata rispedita al mittente dal Pd dopo un giorno soltanto

Il Collettivo la Strada risponde all’appello di Nino Mallamaci, "non solo per la stima che ci lega a lui e alla pagina di storia che rappresenta per Reggio, ma anche perché ci invita a riflettere in modo ampio e in termini di coesione sul percorso elettorale alternativo all’attuale amministrazione. Un percorso sempre più necessario dopo il rifiuto della maggioranza al governo della città di mettersi in discussione davanti alle innegabili criticità e aprire un dialogo anche sulla scelta del candidato a Sindaco".

"La richiesta di primarie espressa pubblicamente proprio da Mallamaci è stata rispedita al mittente dal Pd dopo un giorno soltanto. Mesi fa noi vi avremmo partecipato, come abbiamo pubblicamente dichiarato nelle varie occasioni di incontro con i cittadini, pur sapendo che all’epoca la sproporzione delle forze in campo fosse notevole. L’esperienza degli attendismi e dei tatticismi del centrosinistra, quasi tutti legati alle prossime consultazioni regionali, ci dicono inequivocabilmente che questo scenario è nato chiuso e non ha più senso parlarne. Per costruire è avanti che bisogna guardare. Per questo abbiamo da tempo scelto la strada delle assemblee pubbliche, dei cammini urbani, della partecipazione attiva a tutte le iniziative organizzate da altre realtà, del contributo franco e aperto che può e deve servire alla rinascita di Reggio". 

"Ci siamo ritrovati in tanti -prosegue il collettivo- riconoscendoci in tre pilastri: Costituzione, lotta alla ‘ndrangheta, antifascismo. La risposta è stata importante e ampia e abbiamo incontrato in quest’ultimo anno la partecipazione di persone di ogni età, alcune con un’appartenenza già ben connotata nella storia politica e culturale della città, altre nuove a questi percorsi ma felici di riconoscersi in una speranza per Reggio. Abbiamo recentemente dato vita a un gruppo giovani, evento più unico che raro in una realtà in cui i giovani tendono ad andare via dalla città e a disinteressarsi, più generalmente, dei temi politici. Sappiamo che non è vero, se vengono sollecitati e convocati senza steccati". 

"Stiamo provando ad offrire, quindi, uno scenario aperto e plurale, una risposta concreta alla autoreferenzialità in cui, a volte, i movimenti politici rischiano di cadere. Nella scelta pubblica di allargare i nostri orizzonti, abbiamo condiviso il percorso con Fearless Cities, la rete che fa riferimento all’esperienza di Barcelona con la sindaca Ada Colau, e abbiamo incontrato, tra tanti che hanno per ragioni diverse rinviato il dialogo, democrazia e autonomia (demA) che colloca il percorso che abbiamo costruito con Reggio in una visione nazionale e in una riflessione politica se non altro da prendere seriamente in considerazione. Un quadro dinamico e senza “cappelli” a cui sono stati sempre invitati tutte e tutti e solo chi ha legittimamente, per proprie e varie ragioni, rinviato il dialogo può essere rimasto sorpreso dagli esiti". 

"In questo ultimo anno Saverio Pazzano  -prosegue il Collettivo- è stato l’animatore di questo percorso e siamo felici che abbia accettato la candidatura che viene fuori da questo ampio scenario. Non sarà certo adesso che ci chiuderemo. Siamo sempre più convinti che occorra dialogare e aprire sempre più. Ce lo dice l’esperienza, a partire dalle numerose assemblee in cui centinaia di persone hanno dato il proprio contributo e fornito spunti e contenuti sulle linee guida per l’amministrazione che verrà fuori dalle prossime consultazioni comunali".

"Come detto all’ultimo incontro del 26 ottobre agli oltre 400 presenti, comincia adesso la fase dei tavoli tematici. A breve -concludono-, sulla base delle proposte emerse, sarà diffuso il calendario degli incontri e ciascuno potrà dare il proprio contributo, affinchè il programma della Reggio che verrà sia patrimonio e costruzione della città. È l’ulteriore occasione alla quale lavoriamo perché l’esperienza di tutte le realtà positive di Reggio, delle sigle come delle singole persone, venga generosamente messa al servizio del cambiamento".  

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