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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Impianti sportivi, l'idea di Caracciolo (FI): "Serve una congrua riduzione del canone"

Il capogruppo di Forza Italia prende in considerazione le varie problematiche delle strutture adibite alle attività fisiche: "Occorrono azioni concrete e interventi risolutivi"

Il vasto fascicolo delle problematiche legato agli impianti sportivi non lascia scampo a nessuna città. In ogni sport, dal più popolare calcio fino ai meno seguiti, qualsiasi squadra ha avuto o attraversa tutt'ora una fase di stallo per stadi, palazzetti e strutture in generale adibite all'attiva fisica ma con vicissitudini da affrontare. Reggio Calabria non è esente da certi discorsi e il tema è stato affrontato direttamente da Mary Caracciolo di Forza Italia, la quale ha sottolineato il bisogno di alcune modifiche per rendere accessibili le realtà presenti sul territorio.

"Se non è possibile utilizzare la palestra comunale - spiega il capogruppo di Forza Italia - per le gare e per far accedere il pubblico occorre una riduzione proporzionale del canone. Il ragionamento è molto semplice, ma l’amministrazione Falcomatà stenta a capirlo e per questa ragione propongo una modifica del regolamento delle Tariffe degli impianti sportivi stabilito con la delibera 21 del 2017. Una semplice modifica che consentirebbe di tener conto della reale condizione in cui versano molti impianti sportivi comunali e che probabilmente sarebbe anche una spinta per l’Amministrazione comunale per porre l’attenzione nel modo appropriato verso le strutture sportive esistenti, che purtroppo versano in stati disastrosi."

"La modifica è necessaria - prosegue l'analisi dell'esponente politico - poiché in questo momento stanno volgendo al termine i bandi per diverse concessioni d’uso di impianti sportivi, come il Palloncino, che apertamente dichiarano l’inaccessibilità al pubblico delle palestre comunali, dimenticando però il dettaglio più importante, ossia la necessità di una congrua riduzione della tariffa d’uso. Oggi per cinque giorni alla settimana si paga quasi 3000 euro alla stagione e il regolamento delle tariffe dimentica l’ipotesi tutta nostrana di declassamento dell’impianto sportivo inaccessibile al pubblico."

"Non servono più - conclude Caracciolo - provvedimenti spot, passerelle e promesse disattese ma azioni concrete, come la modifica del regolamento delle tariffe, che testimoni la volontà di porre interventi risolutivi, che favoriscano lo sport in Città."
 

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