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Riqualificazione quartieri: tre zone pronte al cambiamento

Approvati i progetti per concretizzare una massiccia rigenerazione delle zone di Reggio Sud-Gebbione, Arghillà nord e Modena-Ciccarello. In arrivo 45 milioni di euro da dividere per ogni intervento

Bisognerà presto accogliere e di conseguenza gestire ben 45 milioni di euro dalle parti di palazzo San Giorgio. Il Comune di Reggio avrà a disposizione quanto prima l'importante finanziamento per dare una spinta notevole a tre progetti pronti pronti a rivoluzionare in positivo i quartieri di Reggio Sud-Gebbione, Arghillà nord e Modena-Ciccarello.

La buona notizia registrata dall'Amministrazione comunale riguarda proprio l'approvazione, da parte del ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dei progetti presentati dalla giunta Falcomatà per il programma innovativo nazionale relativo alla qualità dell'abitare. Può partire così l'intero ambizioso progetto, da dividere in 15 milioni per ogni quartiere. Un piano ben articolato e dettagliato, presentato nelle scorse settimane dagli assessori alla pianificazione, ai lavori pubblici ed al patrimonio comunale Mariangela Cama, Giovanni Muraca e Rocco Albenese. Tutto nasce dall'idea di “Città in un quarto d’ora” ideata dal sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, rilanciata dal Comune di Milano e da cui anche gli amministratori reggini hanno preso spunto.

L'intervento su Arghillà

Entrando nel dettaglio di ogni singolo progetto, nel noto quartiere cittadino di Arghillà partirà "A M.E.N.O. C.H.E.". La denominazione del piano è un acronico che sta per "A mali estremi, nuova organizzazione di comunità in habitat essenziali. Chiaro, dunque, l'obiettivo di voler valorizzare l'ecologia urbana, il welfare comunitario e naturalmente i servizi essenziali per la comunità.

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Il lavoro sulla zona permetterà di trasformare "un ghetto urbano in laboratorio sperimentale di buone prassi, attraverso azioni rigeneranti per riqualificare il quartiere e rendere la comunità protagonista", fanno sapere da palazzo San Giorgio. Sono previsti sia l’ammodernamento di cinquanta alloggi di residenza pubblica, che l'istallazione di impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici e soluzioni per riutilizzare l'acqua piovana e usata negli orti domestici ma anche come rimedio antincendio. 

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Non manca, poi, un'attenzione particolare alla riqualificazione delle parti comuni di tutti gli edifici al piano terra, che verranno destinati alle officine di comunità. Si tratta, nello specifico, di spazi attrezzati per i bisogni più vari della comunità da servizi culturali a commercio di prossimità. Verranno ripristinati anche gli spazi pubblici dismessi, grazie alla realizzazione di piazza d’acqua e la rigenerazione delle infrastrutture viarie principali con boulevard e frutteti urbani. 

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Discorso specifico per il parco Ecolandia, preso in considerazione per dei lavoratori educativi e didattici per la scuola didattica all'aperto. Lodevole anche il programma di recupero delle antiche infermerie militari per realizzarci all'intero spazi di formazione e ospitalità per i più bisognosi.

Il progetto a Modena-Ciccarello

Secondo rione di Reggio interessato, qui parliamo del progetto "E.S.S.E.R.E.” (Equità sociale, sostenibilità ecologica residenziale) per rendere accessibile e sicura l'area. La parola chiave risulta essere sempre rigenerazione, che nel caso specifico di Modena-Ciccarello riguarderà gli edifici di residenza pubblica conosciuti come vele e l'intera zona dell'ex Polveriera. Verrà anche creato un sistema di orti urbani e giardini tematici.

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Le attività culturali giocheranno un ruolo fondamentale nella nuova vita che avrà il quartiere, attraverso un teatro/museo all'aperto, un centro per artisti e un percorso ludico-didattico mirato ad avvicinare i giovani a legalità, cura dell'ambiente e agricoltura.

Le novità su Reggio Sud-Gebbione

Ultimo ma certamente non meno importante troviamo “R.E.G.I.A" (Rigenerazione ecologica grandi interventi ambientali – masterplan reggio sud), il quale prevede la ristrutturazione urbana dell’area ex deposito di legnami delle ferrovie e delle infrastrutture verdi di connessione. Da riqualificare anche piazza della Pace con la realizzazione di un Watersquare.

Grande interesse per tutti gli impianti sportivi della zona che saranno da potenziale, così come la creazione di un parco fluviale lungo le sponde del torrente Calopinace. Il Comune ha deciso di far sorgere un eCampus dai beni dismessi dalle ferrovie. Nello specifico di piazza della Pace, invece, si parla di uno spazio strategico di socialità, con un sistema di verde pubblico che si snoderà lungo l’asse viale Galileo Galilei-Viale Aldo Moro, il viale Messina e Largo Botteghelle. 

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L'intera area del torrente Calopinace sarà trasformata in un boulevard con la riqualificazione del verde e la risoluzione dei nodi strategici del reticolo viario principale, oltre ad una sezione che contempli la ciclopedonalità, oltre a prevedere la realizzazione di playground.

Il commento del sindaco

Immancabile, davanti ad un tale progetto di rinnovamento cittadino, le parole di Giuseppe Falcomatà. Così il sindaco: "La città cambia. Stiamo raccogliendo i frutti di un fitto lavoro di programmazione che, in questi anni, è stato indispensabile per recuperare un gap consistente col resto del Paese. Reggio si appresta a diventare una realtà sempre più moderna, al passo con le sfide imposte dai ritmi frenetici dei nuovi tempi. La città si candida, sempre più, ad essere baricentro nel Mediterraneo, punto di riferimento per turisti attraverso la realizzazione di opere come il Museo del Mare e, come in questo caso, con progetti concepiti per il miglioramento sostanziale dei luoghi e della qualità della vita dei propri cittadini. Gli interventi messi in campo e promossi a pieni voti dal Mit, dimostrano la bontà di un’azione amministrativa volta ad efficiente l’assetto urbanistico e viario rivoluzionando il concetto stesso di quartiere fino ad oggi comunemente conosciuto.

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Sono programmi innovativi – conclude il primo cittadino – che rappresentano un passo in avanti verso il futuro. Fortissimo, infatti, sarà l’impatto sociale, ecologico, economico e produttivo di un territorio che ha l’impellente necessità di riemerge soprattutto dopo i mesi difficili scanditi dalla pandemia. Oggi guardiamo ancora con più ottimismo e fiducia ad un domani mai come adesso ricco di speranza per ogni reggino."
 

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