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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'analisi

Denuncia di Confcommercio, Lega Calabria: "Per usura a rischio 31 mila aziende"

Per Giacomo Saccomanno, commissario regionale del partito del Carroccio, servono: "Maggiore tutela e normativa da cambiare"

"Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli denuncia un grave pericolo usura che potrebbe compromettere la vita di ben 31.000 piccole aziende, ma dichiara, ancora, che per abusivismo, estorsioni e furti, non solo vi è una sicurezza peggiorata, ma tale illegalità costa al settore 33,6 miliardi di euro. Una situazione molto grave per la quale è inutile giraci attorno - afferma Sangalli - ma che deve farci riflettere ed assumere indispensabili iniziative".

"In sostanza - si legge in una nota di Giacomo Francesco Saccomanno, commissario regionale della Lega Calabria - questo sistema di difficile controllo dei fenomeni illegali rischia di far perdere oltre 270.000 posti di lavoro. Vi è una maggiore fiducia in quanto la percezione di peggioramento dei livelli di sicurezza, nel 2022 è scesa al 10.3% rispetto al 26% del 2018.

Specialmente al sud vi sono, però, problemi che incidono fortemente sulle aziende come l’abusivismo e la contraffazione ove oltre sei imprese su dieci si sentono molto penalizzate, così come la sicurezza che ha portato l’82% delle imprese ad investire in sistemi di videosorveglianza e allarmi.

Quello che però può definirsi la vera bestia nera è l’usura. Un fenomeno percepito in aumento da un imprenditore su 4. Con il disagio che il 30% degli imprenditori non saprebbe a chi rivolgersi e si sente dunque solo. Nel meridione poi l’usura risulta aumentata di oltre il 30% e non esiste una rete che funzioni adeguatamente".

"Vi è, pertanto, - continua Saccomanno - la necessità di sostenere le aziende e, nel contempo, creare strumenti veri di tutela e supporto. L’attuale legislazione non è adeguata e funziona male. Per ottenere un indennizzo, dopo la denuncia e la pendenza del relativo procedimento penale, ci vogliono anni e, comunque, i ristori sono quasi sempre insufficienti, quando si riesce ad ottenerli.

Risulta più che evidente che va modificata la normativa e si debbano dare alle vittime garanzie sia sotto l’aspetto della tutela che in riferimento ai ristori che, ripetesi, spesso arrivano tardi e non sono, assolutamente, adeguati. Una situazione che, in qualche caso, spinge l’imprenditore verso altre strade!

Ecco la necessità - conclude il commissario regionale - che si cambi percorso e che si pensi al vero sostegno delle aziende. La Lega chiede, quindi, da una parte una maggiore attenzione sia da parte della Magistratura e delle Forze dell’Ordine e dall’altra una modifica all’attuale legislazione, ascoltando anche i tanti imprenditori che sono stati vittime e che hanno perso la fiducia nelle istituzioni".

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