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L'allarme

Migranti, Occhiuto: "Situazione eccezionale non si può affrontare con procedure ordinarie"

Il presidente della giunta regionale ritorna sulla questione sbarchi e si dice preoccupato per l'evoluzione del fenomeno

“La situazione relativa agli sbarchi ce l’ho sotto agli occhi ogni giorno. In Calabria si sono quasi quadruplicati i flussi rispetto all’anno scorso, in cui abbiamo accolto più di 18mila migranti oltre a tanti altri che sbarcano sulle nostre coste con imbarcazioni molto piccole e che talvolta non vengono neanche identificati. Quest’anno gli sbarchi stanno aumentando ancora di più, in maniera esponenziale. Sono molto preoccupato di quello che potrebbe accadere, e per questo ho salutato con favore la dichiarazione da parte del governo dello stato di emergenza nazionale. Pensare che una situazione eccezionale si possa affrontare con le procedure ordinarie credo sia sbagliato”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo a “24 Mattino”, su Radio 24.

“Io governo una Regione che rischia davvero di essere travolta dai flussi migratori - ha aggiunto - e quindi capisco quanto possa essere importante lo stato di emergenza. Tanti migranti che sbarcano in Calabria dovrebbero essere identificati e rimpatriati in pochissimi giorni, al massimo in qualche settimana. A volte invece con le procedure attuali passano anche 60-80 giorni prima che ciò avvenga. Con la dichiarazione di stato d’emergenza l’auspicio è che si possa fare tutto più velocemente attraverso procedure accelerate”.

“I migranti che sbarcano a Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, a volte sono costretti a stare in una tenda. Se il governo aiuta i sindaci coinvolti nella prima accoglienza, dandogli la possibilità di individuare con risorse e capacità organizzative dei centri che svolgono questa attività in maniera più funzionale, penso sia una buona cosa”, ha concluso Occhiuto.

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