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A tu per tu con la ministra: il centrodestra incontra Lamorgese

i consiglieri comunali hanno denunciato la loro "forte preoccupazione per l’amministrazione approssimativa della cosa pubblica"

I consiglieri comunali del centrodestra sono riusciti ad incontrare, fuori programma, la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese arrivata in cità per il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Antonino Minicuci (Lega), Massimo Ripepi (Italia Al Centro), Federico Milia (Forza Italia), Giuseppe De Biasi (Lega) e Antonino Caridi (Forza Italia) parlano di "blitz" perchè "preoccupati per le vicende comunali e per l’approssimazione con cui la maggioranza di Palazzo San Giorgio porta avanti la vita politica locale".

E’ stato il consigliere Minicuci a sottolineare “come a Reggio Calabria siamo ormai in piena emergenza democratica, con gli amministratori che continuamente forzano i tempi amministrativi, cosa già segnalata al Prefetto e al Ministero, perdendo di vista gli obiettivi della vita politica. Alla base incapacità amministrativa e di dialogo con gli stessi dirigenti”. 

Dopo di lui, è stato il consigliere Ripepi, presidente della commissione Controllo e garanzia, a rappresentare al ministro “la situazione opaca e drammatica di un'amministrazione, che va ad esempio dal gravissimo mancato controllo dei beni confiscati alla mancata inspiegabile rotazione dell’avvocatura civica. Quest’ultima talmente salda alle proprie poltrone da rendersi protagonista della venuta meno costituzione di parte civile del comune al processo Miramare nei confronti del sindaco e della giunta”. Infine “Reggio e’ una città speciale che ha bisogno di aiuti speciali” ha concluso il coordinatore provinciale di Italia Al Centro comunicando contestualmente che verrà fatta chiarezza anche sulla situazione della gestione del patrimonio edilizio. 

Il capogruppo di Forza Italia Milia ha descritto “i problemi sociali in cui versa la città, dove i giovani sono ormai al totale abbandono. Serve più attenzione della politica verso il welfare e i diritti sociali, non servono le sfilate e le apparizioni social per salvare i giovani reggini. Reggio Calabria è schiava di amministratori approssimativi che, come fosse un condominio di periferia, pensano di poterla gestire a modo loro e senza nessun rispetto delle scadenze amministrative”.

Nel suo intervento invece Caridi  ha descritto “la grave situazione di crisi economica del tessuto economico reggino, già vessato dall’emergenza Covid e dalla ‘ndrangheta, che da sempre fatica ad essere motore di sviluppo di Reggio Calabria.  Oggi questo stesso tessuto economico fatica ad essere autonomo e rischia una nuova ed ulteriore delocalizzazione”.

De Biasi, capogruppo della Lega, ha infine ringraziato il ministro e il prefetto per la disponibilità all’incontro e per l’interlocuzione aperta in quanto rappresentanti del Governo. “La nostra azione – ha concluso De Biasi -  è nell’ottica di salvare una città importante come Reggio Calabria.   Speriamo che questo incontro possa far comprendere lo stato di fatto politico e amministrativo del Comune”.

"Un blitz - spiegano i consiglieri - che sicuramente avrà fatto comprendere alla ministra Lamorgese  la situazione del “Condominio Reggio Calabria” dove tutto sembra portato avanti con leggerezza, mentre ormai sono evidenti le crepe di questa triste pagina politica reggina.  E nel pomeriggio, ulteriore triste tassello, viene bocciata in Consiglio la richiesta di questione pregiudiziale con voto palese, legata alla convocazione per l’approvazione del Pef. Insomma il condominio continua a correre motivandolo “per la comunità reggina”, la stessa su cui graverà la mancata riduzione della Tari, tra l’altro una delle più onerose d’Italia".

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