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Le linee programmatiche

Le sfide di Roberto Occhiuto: risanare la sanità e non perdere i fondi europei

Il presidente della giunta regionale traccia il bilancio dei primi cinquanta giorni di governo davanti al consiglio regionale, linee programmatiche che sono state bocciate dal Pd

Cinquanta giorni “intensi e impegnativi”, così il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, ha tracciato la sua primissima fase alla guida della Regione Calabria. Il governatore ha scelto la riunione del consiglio regionale, convocata per discutere sulle linee programmatiche del centrodestra e per l’approvazione del documento di economia e finanza, per condividere con i consiglieri regionali il suo approccio con il timone della cittadella “Jole Santelli”.

“In questi cinquanta giorni - ha detto Occhiuto - ho dovuto affrontare tante emergenze, in primis quella sanitaria legata al Covid-19 e anche quella legata al rischio di perderei fondi europei, ma ho anche lavorato in prospettiva, impegnandomi con i ministri per dimostrare che la Calabria è governabile, per dimostrare che la nostra regione ha le capacità di spendere bene i doni messi a disposizione dall’Europa”.

Sfide importanti, da far tremare i polsi, davanti ad una Calabria in cui il sistema sanitario regionale per dodici anni è stato mal governato da chi ha assunto il ruolo di commissario al piano di rientro dei debiti; davanti ad una regione che, troppo spesso, ha rimandato al mittente enormi messe di investimenti per l’incapacità nella loro spesa.

“Adesso - ha detto ancora il presidente della giunta regionale - dobbiamo avere la capacità di costruire una macchina capace di affrontare queste sfide”.

Rimanendo in tema di sanità, poi, Occhiuto ha detto: ”Quando sarà riformata la nostra sanità, dovremo fare una grande battaglia sulla perequazione dei sistemi sanitari. In questi ultimi 12 anni di commissariamento nel nostro sistema sanitario non si è investito, non si è assunto personale, a differenza degli altri sistemi sanitari regionali. Il livello di sperequazione tra il nostro sistema e quelli delle altre regioni si è allargato. Allora se il tema della perequazione deve valere per le infrastrutture, per i livelli essenziali delle prestazioni, perché non deve valere sulla sanità e per i livelli essenziali di assistenza”.

"Un'altra battaglia che vorrei assumesse in futuro la politica regionale - ha aggiunto - sarà quella della perequazione, da misurare su diverse quote di capitali che tengano conto del ritardo a cui la Calabria è stata costretta da dodici anni di commissariamento. Ad esempio - ha concluso - i dati Lea non vengono comunicati dal 2016”.

Altro punto determinante all’ordine del giorno del consiglio regionale, che quando scriviamo è ancora in corso, è stato quello sulla tenuta dei conti economici della Regione.

"Oggi in giunta - ha concluso Roberto Occhiuto - abbiamo deliberato tutti i documenti contabili propedeutici per evitare l'esercizio provvisorio. Il Consiglio regionale sarà impegnato nei prossimi giorni ad esaminarli perché vorrei che ci fosse una Regione nella pienezza delle sue funzioni per affrontare le emergenze e ragionare sulle prospettive".

Il gruppo del Pd, infine, ha votato contro le linee programmatiche del governatore Roberto Occhiuto. Il capogruppo Nicola Irto ha motivato così la bocciatura del programma del centrodestra: “Si tratta di linee programmatiche scarne che si limitano ad una mera elencazione di problemi e di obiettivi da raggiungere, senza accennare alle modalità concrete con le quali si intende operare. Non c’è una strategia per il rilancio degli aeroporti calabresi e anche le idee espresse sul welfare appaiono confuse. E, di certo, non si possono ripetere gli errori commessi durante la scorsa legislatura sul terzo settore. Manca poi completamente una visione di insieme della Calabria che si vuole costruire e senza una visione chiara è praticamente impossibile dare le risposte che la Regione aspetta invano da anni”.

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