rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Le primarie Dem

Il nuovo Pd di Paola De Micheli e l'impegno per la Calabria

La candidata alla segreteria presenta la sua mozione per un partito meno maschilista che riparta dagli iscritti, e a Reggio parla di ponte e no all'autonomia differenziata

E' la più meridionalista dei candidati (tutti settentrionali) alla segreteria nazionale del Pd, e nella tappa reggina del suo tour Paola De Micheli lo rivendica enumerando le precedenti visite in Calabria e nella stessa città dello Stretto. A proposito di Sud, la parlamentare ed ex ministra precisa subito la sua ferma opposizione all'autonomia differenziata. "Non ne voglio sentir parlare - replica - il partito non deve neanche sedersi a quel tavolo perché oggi qualsiasi applicazione di quel progetto determinerebbe un peggioramento delle diseguaglianze che già attanagliano questo paese. E non riguarda soltanto il Mezzogiorno, è un problema anche nelle aree interne, che riguarda pure centro e Nord".

No all'autonomia differenziata, sì al Ponte ma con un altro progetto

Sull'altro tema territoriale caldo, il Ponte, racconta di aver avuto un vivace scambio di idee proprio sul traghetto che da Messina l'ha portata a Reggio dopo gli appuntamenti siciliani di ieri: "L'altra persona insisteva che il Ponte si potrà davvero fare con questo progetto, che invece è irrealizzabile per tante ragioni, contrariamente a quello alternativo che portiamo avanti noi".

Lo slogan della mozione De Micheli è la concretezza, che in Calabria si declina in interventi per infrastrutture e trasporti, come i finanziamenti per le strade e in particolare la Statale 106, il piano stazioni e l'alta velocità ferroviaria, lo sviluppo della rete portuale. E in un territorio che certo non fa eccezione nella crisi del Pd, la deputata si presenta con un progetto di riforma totale del partito ("sono l'unica a proporlo tra i candidati alla segreteria", tiene a sottolineare), che riparta dalla base. "Siamo passati da 12 milioni di voti a 5,4, ed è un fatto. Il cambiamento dovrà valorizzare gli iscritti, che sto incontrando a migliaia in giro per l'Italia e mostrano sacro fuoco e dedizione alla nostra causa". La strada giusta per tornare a dire una cosa di sinistra, citando il tormentone di Nanni Moretti? "Riposizionarsi sulle persone - risponde, glissando, la moderata Paola De Micheli - corrisponde alla misura della sinistra, che è il miglioramento della condizione delle persone. Questa è la sinistra nel cuore della gente e  che deve uscire dal congresso, è la missione del Pd".

Un partito da riformare, e ancora troppo maschilista: "Le donne militanti danno fastidio"

La segreteria dell'ex ministra avrebbe tra i suoi vessilli più importanti il cambio di passo all'interno di un partito profondamente maschilista. "Oggi siamo al punto più basso - afferma la deputata piacentina - per rappresentanza femminile in parlamento, numero di sindache e donne iscritte al partito, dove esiste ancora l'idea che le donne debbano essere scelte. Io sono sempre stata votata, e ho sempre scelto io con chi stare e perché. Poi - aggiunge - c'è evidente fastidio per le donne militanti, che vanno bene solo per lavori di volantinaggio, i banchetti, la parte organizzativa, mentre per i ruoli di primo piano si sceglie nella società civile".

Nel programma dell'aspirante segretaria ci sono anche il lavoro con un ripensamento su salari minimi e riduzione degli orari a parità di stipendio, la transizione ambientale sul modello dell'ecologia integrale di Papa Francesco, e una scuola totale con estensione pomeridiana per offrire opportunità di crescita e sportive ricreative anche ai ragazzi che non avrebbero la possibilità economica per attività esterne private. "Tutte idee nuove - puntualizza - mentre gli altri candidati hanno ripresentato vecchie proposte del partito mai realizzate". 

L'incontro nella sede del Pd

Ad accogliere De Micheli nella sede Pd di via Filippini c'era un autorevole gruppo di sostenitori calabresi, dal senatore e segretario regionale dem Nicola Irto a quello provinciale Antonio Morabito, alle responsabili provinciale e regionale Donne Democratiche, Valeria Bonforte e Teresa Esposito, e da Cosenza Enza Bruno Bossio, della direzione nazionale del partito, con il marito Nicola Adamo, storico rappresentante dem ed ex vicepresidente della Regione Calabria.

Il Pd calabrese, con il suo alto tasso di litigiosità, è un formidabile specchio del partito nazionale. Ma Paola De Micheli non ha paura degli scontri. "Se sarò il nuovo segretario - conclude - non voglio accanto persone che mi dicano sempre sì, voglio uscire dalla comfort zone e affrontare le idee diverse. Il confronto, anche conflittuale, è sano, se vediamo le cose diversamente ce lo dobbiamo dire. Tanti leader che si compiacevano del consenso in realtà erano soli, e le conseguenze di questa scoperta hanno fatto male a loro sul piano personale ma soprattutto hanno danneggiato il partito". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il nuovo Pd di Paola De Micheli e l'impegno per la Calabria

ReggioToday è in caricamento