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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Progetto “A-ndrangheta" Cannizzaro:"Lo poterò in Parlamento"

Ideata per diffondere e rafforzare la cultura della legalità tra i giovani l'iniziativa fortemente, voluta dal questore Maurizio Vallone, è stata presentata lo scorso 26 settembre

Sul progetto presentato dalla polizia di Stato nei giorni scorsi, l'onorevole forzista Francesco Csnnizzaro annunica in una nota, la sua intenzione di portarte il progetto: “A-ndrangheta progettiamo una Città senza crimine”  in Parlamento, per far si che venga proposto in tutto il Paese.  "Il 26 settembre 2019 scorso presso l’aula magna “Quistelli” della facoltà di giurisprudenza, università mediterranea di Reggio Calabria è stato presentato il progetto, promosso dalla questura di Reggio Calabria, “A-ndrangheta - progettiamo una Città’ senza crimine” laboratorio degli studenti per non emigrare. Una importante ed innovativa iniziativa -sottolinea Cannizzaro- voluta dal questore di Reggio Calabria, Maurizio Vallone, al quale va il plauso mio, dell’intera Città e della provincia di Reggio Calabria sia per il decisivo lavoro fin qui svolto di contrasto al crimine organizzato, sia per questa lodevole iniziativa. Con questo progetto il questore ha inteso diffondere e rafforzare la cultura della legalità tra i giovani".

"L’iniziativa vede coinvolti 32 istituti scolastici di II grado di Reggio Calabria e provincia in un percorso biennale, rivolto alle quarte classi, finalizzato ad indirizzare i ragazzi verso la comprensione di come può svolgersi la vita esistenziale  in una Città senza criminalità, affinché si possano realizzare quelle condizioni, presenti altrove, per non indurre i giovani ad emigrare. La polizia di Stato si prefigge di stare a fianco ai giovani in maniera innovativa, parlando il linguaggio più comprensibile anche attraverso l’apertura di piattaforme social “Facebook e Instagram” mediante le quali i ragazzi potranno esprimersi anche pubblicando i loro lavori".

"Gli studenti reggini, così, diventeranno protagonisti di una Città forte e libera dal crimine. Avendo avuto il piacere di partecipare alla presentazione del progetto -prosegue Cannizzaro-, l’ho definito una felice intuizione perché appare la prima, unica e lungimirante iniziativa di questo tipo in Italia. Ritengo sia la scelta migliore e vincente per contrastare non solo le mafie, ma anche la sottocultura di “mafiosità” che si alimenta nella nostra società e che va contrastata con la forza degli organi dello Stato e i valori più sani e genuini che le Istituzioni devono trasmettere ai giovani".

"Di questo Progetto, ho colto l'importanza e la finalità educativa che merita di essere centrale non solo a livello locale, ma acquisire anche visibilità nazionale come esempio per altre realtà territoriali. Per questo motivo -conclude- assumo l’impegno di proporre questo progetto in tutte le sedi opportune, fino al Parlamento, dove mi impegnerò a promuovere un’ iniziativa legislativa che possa riproporre l’idea progettuale originaria in una veste normativa che la renda fondamentale sia sotto il profilo educativo e culturale, sia nel campo delle politiche di contrasto alle 'mafie'". 
 

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