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Reggio Futura, nominati i componenti del consiglio direttivo del movimento

L'ufficialità arriva dal presidente Italo Palmara che ha ufficializzato la composizione dell’organismo, collocato nell’alveo del centrodestra reggino

Reggio Futura ha il suo  nuovo consiglio direttivo. A darne comunicazione è il neo presidente Italo Palmara che ha ufficializzato la composizione dell’organismo che lo affiancherà nella gestione del movimento politico collocato nell’alveo del centrodestra reggino. Vice presidente è stato nominato l’avvocato Emanuele Genivese, già presidente della camera penale di Reggio Calabria, che si occuperà del settore giustizia; Ferdinando Parete, tesoriere; segretaria Fiorelisa Panella.

Gli altri componenti sono: l’imprenditore Giuseppe Barillà, settore commercio; il dottor Oscar De Pasquale, titolare di un noto istituto di investigazioni, settore sicurezza; il professore Antonio Del Pozzo, docente di analisi finanziaria all’Unime - settore economia e istruzione; Diego Giustra, medico al Gom, settore sanità; l’architetto Fabio Lamantea, settore urbanistica; Maurizio Scagliola, funzionario Invitalia, settore sport e tempo libero; l’architetto Pinella Stracuzzi, settore ambiente e beni culturali; il professore Erasmo Villardita, agronomo, settore forestale e agrario e infine l’avvocatoAntonella Virgara, settore legale.

Nell’augurare buon lavoro ai dirigente nominati, l’avvovato Palmara ha ricordato che “Reggio Futura è riuscita a divenire nel tempo un punto di riferimento imprescindibile per iscritti, militanti e semplici cittadini, grazie all’attività fin qui svolta con costanza, competenza ed abnegazione, sempre al servizio della comunità reggina e con brillanti performance nelle elezioni amministrative in cui è stata presente.

Una tangibile testimonianza sono i risultati dell’ultima competizione elettorale del 2014, che hanno premiato R.F. con quasi il 10% di consensi e 5 consiglieri, la lista più votata della coalizione di centrodestra, certificando così il forte radicamento del Movimento sul territorio reggino”.

“Reggio Futura” - sostiene ancora Palmara - si caratterizza principalmente come un soggetto associativo nato per mettersi a disposizione della città e dei suoi cittadini, un laboratorio di idee al quale le donne e gli uomini di “Reggio Futura” aderiscono con ferma convinzione, consapevoli che solo attraverso un impegno politico forte, continuo e con la condivisione delle scelte si possa colmare il “vuoto” nell’attuale offerta politica locale.

Oggi come ieri – conclude il coordinatore di “Reggio Futura” - si è chiamati ad affrontare, con rinnovato impegno ed entusiasmo, le grandi sfide che ci attendono per risollevare le sorti della nostra comunità. Grave, infatti, è il momento in cui stiamo vivendo: l’attuale giunta di centrosinistra non è riuscita a dare le risposte che la città si aspettava e, di conseguenza, il tessuto produttivo e le famiglie soffrono grandi difficoltà economiche; la stragrande generazione di giovani che va dai 25 ai 40 anni (quella cioè che dovrebbe rappresentare la spina dorsale del futuro) ha ormai lasciato la città per cercare realizzazione in altre zone d’Italia e del mondo; vi è un evidente decadimento civile, dovuto all’insoddisfazione e all’incertezza, con una forte perdita di valori sia a livello sociale che morale, accompagnato da una inevitabile sfiducia dei cittadini nei confronti dell’attuale classe politica.

Pertanto, è necessario ed indispensabile che il centrodestra consolidi una compattezza che le è propria, ritrovando unità, sintesi e leadership, partendo e puntando fortemente sulle tradizioni, le esperienze e le capacità che la destra e il centrodestra portano in dote. Le aspettative per il futuro della città passano soprattutto dalla piena e compiuta opportunità derivata dai benefici e dalle enormi potenzialità dovute all’istituzione della Città metropolitana, benefici e potenzialità che questo centrosinistra non riesce a sfruttare per incapacità, incompetenza e ignavia.

E’ tempo di chiamare a raccolta tutti coloro che non si sono arresi nel vedere Reggio in questo stato di degrado, di lassismo e di retroguardia e che hanno voglia di spendersi per una idea di città moderna, sostenibile, appetibile dal punto di vista sociale, culturale, turistico, economico e, soprattutto, sappia interpretare ed accogliere le esigenze e le necessità della comunità reggina, offesa e vilipesa da anni di malgoverno e abbandono da parte delle istituzioni nazionali, regionali e locali".

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