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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Caos Reggio, Pizzimenti: "Il sindaco spieghi ai reggini come intende risolvere le emergenze"

Il presidente dell’associazione "Cittadini per il cambiamento" chiede spiegazioni all'Amministrazione Falcomatà sulle ingestibili problematiche che attanagliano la città

"La presenza di cumuli di rifiuti sparsi in tutta la città, l’acqua potabile che durante le ore notturne lascia a secco i rubinetti di molti contribuenti e la presenza sempre più diffusa e pericolosa di buche che ha reso impercorribili le strade cittadine, sono emergenze la cui responsabilità il sindaco Falcomatà non può attribuire alle Amministrazioni comunali precedenti perché sono la plastica evidenza della sua fallimentare gestione politica".

E’ quanto dichiara Nuccio pizzimenti, presidente dell’associazione "Cittadini per il cambiamento", che continua: "Il vanesio Falcomatà aveva pensato che in compagnia della sua arroganza e della sua supponenza sarebbe stato capace di gestire una città già difficile e complicata di suo, mentre a distanza di cinque anni, ci tocca purtroppo registrare che la città invece di
andare avanti è ritornata al periodo degli anni bui.

Poiché la stagione invernale, quest’anno, è stata incredibilmente mite, dobbiamo ringraziare il buon Dio se l’enorme presenza di spazzatura lungo le vie cittadine non ha fatto scoppiare pericolose epidemie". 

"Mentre il Consiglio dei ministri, in via precauzionale, ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria nazionale per la durata di sei mesi con riguardo al coronavirus,- continua Pizzimenti - la pericolosa presenza di cumuli di immondizia in città non sembra preoccupare per niente l’Asp reggina. Infatti, la mancanza di iniziative da parte delle strutture sanitarie reggine risulta incomprensibile sia sotto l’aspetto preventivo sia sotto l’aspetto prettamente normativo poiché l’Asp è tenuta, quando vi sono condizioni igienico-sanitarie potenzialmente pericolose, e i cumuli di rifiuti per le strade rappresentano un pericolo reale, ad attivare tutte le procedure necessarie per scongiurare pericoli alla salute dei cittadini". 

Secondo il presidente "qualora il sindaco Falcomatà avesse provveduto in tempo utile ad effettuare il passaggio della raccolta differenziata dei rifiuti alla società in house Castore, oggi, non si troverebbe sicuramente nella penosa e pericolosa situazione emergenziale che tanta ansia e apprensione sta destando nei reggini anche a causa della diffusione molto contagiosa e purtroppo letale del coronavirus.

Quasi non bastasse l’emergenza rifiuti, a complicare le cose, in una città immersa in un degrado generalizzato e diffuso, da parecchio tempo se è aggiunto un altro problema che riguarda l’assenza di acqua potabile nelle abitazioni durante le ore notturne.

Tutto questo avviene senza che da parte del Comune ci sia mai stata una preventiva quanto necessaria comunicazione e senza che i cittadini conoscano i reali motivi di questa interruzione.

Se la decisione di lasciare senza acqua molte zone della città è stata assunta da Sorical come azione di rivalsa sul Comune a causa del debito che vanta, questa decisione si configura come una inaccettabile reazione d’imperio che sembra fatta apposta per penalizzare gli incolpevoli contribuenti i quali, per avere garantito il servizio idrico, pagano tributi elevatissimi". 

Per questo il sindaco Falcomatà "ha l’obbligo di informare i cittadini sulle iniziative che ha adottato per evitare che un servizio essenziale come questo venga interrotto. Se poi a queste due situazioni emergenziali si aggiungono pure le condizioni in cui si trovano le strade cittadine, diventate impercorribili per via dei numerosi crateri, il quadro che emerge è davvero grave e allarmante.

La nostra preoccupazione è che queste condizioni di emergenza potrebbero pericolosamente compromettere l’ordine pubblico e portare la città in uno stato talmente paludoso da rendere difficile e complicata qualsiasi futura azione di recupero e sviluppo".

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