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Roccella Jonica, arriva il finanziamento per il restauro del Castello Caraffa

La Regione e il Mibac hanno assegnato al comune roccellese un contributo di 2 milioni di euro per il recupero dell’ala sud - ovest del palazzo che diventerà un innovativo Museo multimediale

Il Comune di Roccella Jonica è riuscito a portare a casa un importante risultato. Ha infatti ottenuto un rilevante finanziamento che permetterà di avviare gli interventi di recupero, restauro e tutela dell’ala sud - ovest del Palazzo feudale dei Principi Carafa, situato nell’area del complesso monumentale popolarmente noto come “Castello di Roccella”.

Nell’ambito del bando per la realizzazione di progetti strategici sui beni culturali,  finanziati dal Por Calabria  Fesr Fse 2014-2020, la Regione Calabria e il Mibac hanno assegnato al comune roccellese un contributo di 2 milioni di euro per il progetto presentato (redatto dal responsabile dell’area tecnica, ingenger Lorenzo Surace, secondo gli indirizzi politici dell’amministrazione), che prevede  interventi di rifunzionalizzazione di una parte del Palazzo Carafa  e la realizzazione di un  Museo narrante multimediale. 

La sottoscrizione della convenzione, alla presenza del presidente della Regione, dell’assessore ai beni culturali, del componente del segretariato regionale del Mibac e dei dirigenti generali dei dipartimenti regionali ai beni culturali e alla programmazione  comunitaria,  si è  svolta il 17 dicembre scorso alla Cittadella regionale di Catanzaro dove a rappresentare il Comune di Roccella, su delega del sindaco Vittorio Zito, è stata l’assessore alle politiche per la qualità della vita  Bruna Falcone.

“Vorrei ringraziare il presidente e la giunta regionale per l’attenzione prestata al Comune di Roccella che attraverso questo rilevante finanziamento potrà procedere in maniera ottimale nell’azione di recupero, già avviata negli anni scorsi, del Castello Carafa ed allestire un museo innovativo che raccoglie la storia e l’identità di Roccella raccontandola,  dalle sue origini fino ai giorni nostri, con l’utilizzo di nuove tecnologie multimediali avanzate, realtà virtuale ed ologrammi”, ha dichiarato a margine l’assessore Falcone. 

Ed ha aggiunto: “L’amministrazione comunale è fermamente convinta che quanto è stato restaurato e ancora si dovrà restaurare del Palazzo Carafa  richieda una o più chiavi di accesso per una consapevole fruibilità, in  primis l’utilizzo delle più moderne tecnologie. Da qui è nata l’idea del Museo narrante multimediale che  consentirà alle nuove generazioni di accedere al patrimonio storico e  artistico attraverso una ricostruzione  tridimensionale dei luoghi e dei personaggi storici.

Il benvenuto ai visitatori all’antico Palazzo verrà curato dal fondatore Gualtieri De Collepietro, cavaliere normanno, che introdurrà gli ospiti alla conoscenza delle origini. La visita proseguirà poi con gli altri personaggi - i principi Carafa -  i cui ologrammi faranno da padroni di casa e da guide virtuali”. 

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