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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica / Catona

Tour elettorale di Salvini, oltre 400 persone alla cena di Reggio

Sorrisi, selfie con i simpatizzanti e nuovi tesseramenti per il leader del Carroccio, che ha concluso il suo tour calabrese in riva allo Stretto

Autografi, sorrisi, applausi e i selfie con i suoi elettori a cui il Capitano non ha mai rinunciato anche in situazioni dove ci sarebbe stato poco da ridere. Allo Sport Village di Catona si è conclusa la prima tappa calabrese di Matteo Salvini della campagna elettorale appena partita. Tra bandiere e magliette con l'hashtag del 25 settembre una cena per militanti e simpatizzanti (quota 25 euro) per sostenere la corsa al voto della Lega, che secondo quanto riportato dai dirigenti leghisti calabresi ha visto la partecipazione di oltre 400 persone.

Il commissario regionale Gianfranco Saccomanno parla di "bagno di folla", con tanti cittadini e guadagno di tesserati: "Tante facce nuove che hanno condiviso il tour e che hanno dimostrato di come il partito sia vivo e in forte evoluzione e potrebbe essere la sorpresa delle prossime nazionali".

Presenti tra i cittadini i principali rappresentanti calabresi della Lega, oltre Saccomanno, l'assessore regionale Tilde Minasi e il deputato Domenico Furgiuele, che sta guidando la campagna elettorale nella regione. Come a Cosenza e Catanzaro, a Reggio Calabria le poche battute concesse dal leader ai cronisti sono state sul tema dell'immigrazione con la promessa di rigidissimi decreti sicurezza (un riferimento durissimo è stato fatto alla tendopoli di San Ferdinando, la cui opera di smantellamento è stata disastrosamente affossata dall'arrivo del ministro Lamorgese) ma anche il grande progetto del Ponte sullo Stretto, ormai prossimo alla partenza e che, dice Salvini, sarà finanziato interamente da privati.

Un concetto che ha ribadito anche questa mattina durante la traversata sul traghetto, diretto a Lampedusa, scrivendo su Facebook: "Qui traghetto. Ma pensate a quando ci sarà un ponte a unire Reggio e Messina, Calabria e Sicilia, Italia ed Europa. Si può fare, e il progetto prevede la copertura totale dei costi con investimenti privati. Sarebbe un grande esempio di efficienza, genio e ingegneria italiana nel mondo. Dopo anni di chiacchiere: volere è potere!"

Guarda il video postato da Matteo Salvini dal traghetto

Infrastrutture ed energia, la disoccupazione e lo stato distrastroso dei collegamenti di viabilità nella regione, il sostegno a famiglie, imprese e cittadini in difficoltà sono stati gli altri temi del programma elettorale leghista che Matteo Salvini ha citato nei suoi comizi calabresi.

Ovvero tutti i problemi atavicamente esistenti sul territorio, che la Lega si dice oggi certa di risolvere. Parole che offrono su un piatto d'argento la replica degli avversari, come Laura Ferrara, europarlamentare M5S che ha definito le argomentazioni calabresi del leader leghista, che commenta: "Matteo Salvini arriva in Calabria e sdogana i suoi cavalli di battaglia.

Parte dalla mancanza di lavoro e dall’esodo dei nostri giovani verso il nord, ma si guarda bene dal proporre soluzioni strutturali. Lui è il leader degli elenchi sconnessi, li mette tutti in fila i temi caldi: disoccupazione, sanità, infrastrutture, immigrazione, tendopoli di San Ferdinando. La lista è completa, lui, la sua l’ha detta e su questo chiede la fiducia, attraverso il voto, ai calabresi. Questo tour di Salvini è imbarazzante, da un lato accarezza i “sindaci” e dall’altro si dice pronto anche a candidarsi in Calabria se glielo chiederanno. Insomma prima di portare la Calabria in Parlamento è sempre meglio portarci se stesso!"

Nel suo minitour calabrese, Salvini ha detto che non gli dispiacerebbe essere candidato qui, mentre sembra continuare il distacco del centrodestra da Nino Spirlì, presente nella giornata di ieri per ascoltare il Capitano ma al momento non papabile di candidatura ("si occupa benissimo di cultura", ha tagliato corto Salvini).

Uno spiraglio per l'ex presidente facente funzioni e attuale vice presidente della Fondazione Mu.Sa.Ba però il numero uno del Carroccio lo lascia spiegando che la scelta dei nomi dovrà essere approvata e condivisa dai calabresi e che le indicazioni locali saranno rispettate.

Spirlì da parte sua qualche giorno fa scherzando ha postato sulla sua pagina Facebook un'ironica battuta: "Non chiedetemi se mi candido, io sono già candido. Chiedetemi se sono felice. E lo sono, lo sono". 

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