Difficoltà economiche, Minasi: "Fondi per il sostegno di famiglie con serio disagio"
Il consigliere regionale Lega annuncia la decisione di "destinare una prima quota di 500 mila euro a quei nuclei calabresi che debbano provvedere alla cura dei propri figli in condizioni di grave disabilità"
Contagio da contenere, pandemia da combattere e crisi da superare. Sono chiari quanto complicati i punti all'ordine del giorno che le Istituzioni del mondo intero devono costantemente affrontare. Un occhio di riguardo va certamente rivolto alle famiglie in seria difficoltà economica.
In ottica calabrese, è intervenuta sul tema disagio familiare il consigliere regionale Lega Tilde Minasi. Grande importanza riservata alla "serie di incontri e la proficua interlocuzione avuta con l’assessore al Welfare Gianluca Gallo", grazie ai quali si è concretizzata "la decisione di stanziare fondi per il sostegno di famiglie calabresi con serio disagio economico, alle cui difficoltà finanziarie si aggiungono anche le necessità di dover accudire figli minori con disabilità gravi o autistici.
Durante le ultime settimane - afferma Minasi - ho avuto modo di recepire le esigenze di questi nuclei familiari, palesandole all’assessore e illustrando una quotidianità scandita sia da ostacoli inerenti il sostentamento materiale, sia da particolari situazioni di salute dei propri bambini. Una circostanza non certo agevole che prima veniva alleviata dall’apporto di altre realtà imprenditoriali o assistenziali con un ruolo che, adesso, risulta ridimensionato per le restrizioni legate alla pandemia. Uno status quo di cui lo stesso Gallo, con molta sensibilità, ha preso atto.
Nella fattispecie, facendo seguito allo stanziamento, già deliberato, di 25 milioni di euro per le famiglie della nostra regione, si è dunque disposto - spiega il consigliere - di destinare una prima quota di 500 mila euro per la precisione, proprio a quei nuclei familiari calabresi che si trovino a vivere in tale pesante contesto socio-economico e debbano provvedere, nel contempo, alla cura dei propri figli in condizioni di grave disabilità. Questa tranche, come quella che verrà elargita in seguito sarà gestita, ovviamente, dai Comuni che individueranno i destinatari tenendo conto non solo della situazione fisica o psichica dei minori ma anche della soglia di reddito dei potenziali beneficiari.
La scelta attuata - conclude Tilde Minasi - rientra nella ben più ampia volontà di garantire risposte forti ed articolate da parte delle istituzioni soprattutto durante una fase storica molto complicata sotto diversi aspetti: cercare di non lasciare indietro nessuno e riuscire a mitigare tutte quelle disuguaglianze che, oggi più di ieri, riguardano, purtroppo, una parte più cospicua della popolazione."
