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Giovedì, 25 Aprile 2024
Emergenza sanitaria

Tavernise: "Dove sono gli altri 446 medici cubani attesi in Calabria?"

Il capogruppo M5S in consiglio regionale attacca duramente il governatore e la sanità di Azienda Zero

Dopo l'ipotesi del governatore Occhiuto su un futuro reclutamento di medici albanesi, torna in primo piano lo strano ritardo nell'inserimento negli ospedali calabresi dell'intero contingente di medici cubani assunti a tempo determiato tramite la convenzione con Cuba. Davide Tavernise, capogruppo M5S in consiglio regionale, si domanda perché da circa un mese ne siano arrivati solo 51 (in servizio in quattro ospedali della provincia di Reggio) e che fine abbiano fatto gli altri.

Nelle ore che precedono la prossima assemblea regionale, attualmente in corso e che vede tra i punti proprio la sanità, il monito del pentastellato è stato duro. “La maggioranza targata centrodestra la smetta di fare chiacchere sulla sanità calabrese - scrive in una nota - Mentre sulla stampa si apre ai medici albanesi, ancora non si capisce che fine abbiano fatto i 446 medici cubani che dovrebbero supportare i numerosi ospedali calabresi in difficoltà. Annunciati per un numero pari a 497 ad agosto, attesi per settembre, ne sono arrivati solo 51 a dicembre e per di più in una sola provincia, come se il resto della Calabria non fosse gravata dai medesimi problemi".

Continua Tavernise: "Come ama ripetere il presidente Occhiuto, in Calabria la sanità è in macerie ed è per questo che alle promesse devono corrispondere i fatti. Oggi riveste il ruolo di presidente di giunta e commissario ad acta per la sanità in un contesto nazionale che vede il governo dello stesso schieramento politico. Ha quanto serve per mantenere le promesse ma ad oggi ancora assistiamo ad annunci”.  

Partendo dalla denuncia dei 446 medici cubani annunciati, Davide Tavernise commenta come sia lontana la rivoluzione sanitaria decantata a inizio legislatura. "Per l’ennesima volta – rimarca duramente – arriviamo in aula per parlare di Azienda Zero, che blocca in modo persistente il piano operativo regionale. Tra gli obiettivi previsti dallo stesso piano ci sarebbero il recupero del 25% della mobilità evitabile (pari a circa 25 milioni) nell’anno 2023 e del 40% (pari a circa 40 milioni) nell’anno 2024 e nuove assunzioni nel triennio per complessive 1.860 unità. Ancora nulla sulla rete ospedaliera. Eppure oggi siamo fermi ad Azienda Zero". E aggiunge: "Bene avevamo fatto, dunque, a denunciare dall’inizio che non può esistere alcuna sovrapposizione di ruoli e funzioni tra il commissario alla Sanità calabrese e il presidente della giunta regionale, ora rappresentati dalla stessa persona, a lamentare la possibile violazione del dettato costituzionale sull’esercizio dei poteri commissariali, di norme di legge sul Piano di rientro".

Conclude il capogruppo M5S in consiglio regionale: "Avere ragione serve a poco, alla sanità calabrese servono azioni certe e dirimenti piuttosto che un annuncio al giorno. Basta chiacchiere sulla pelle dei cittadini”.

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