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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Villa San Giovanni

Villa, Richichi non si dimette e invoca la collaborazione in nome dell'emergenza

Il sindaco facente funzioni risponde al Pd sottolineando la necessità di dare priorità alle misure di governo:"Le decisioni politiche vanno tutte rimandate e saranno prese successivamente"

Non tarda ad arrivare la risposta del sindaco facente fuonzioni di Villa San Giovanni  Maria Grazia Richichi dopo la richiesta di dimissione di tutti i consiglieri, vecchi e nuovi, da parte del Pd.

“Sono state sparigliate così le carte dei pensatori del PD, i quali, non hanno dato il tempo ai neoconsiglieri di mettere piede in aula, per farli passare come fustigatori della facente funzione la quale, a loro dire, ‘sbatterebbe le porte in faccia ai suoi in preda a uno psicodramma da teatro dell’assurdo. Il tutto in contraddizione con gli auguri ai neo consiglieri di buon lavoro e l’invito ad evitare le sceneggiate napoletane subite'", scrive la Richichi.

“L’epilogo è stato segnato il 6 marzo – continua -  con l’assenza ingiustificata e ingiustificabile del Pd e del Movimento Cinque Stelle. La svolta da me richiesta, arrivata con la surroga dei tre consiglieri consequenziale delle dimissioni a sorpresa degli ex colleghi, ai quali va il mio sentito ringraziamento, apre uno scenario nuovo.

Il Pd non era in aula, non solo, attacca tramite i suoi vertici, sottoponendoci al tritacarne mediatico in tempi di piena emergenza sanitaria, e lo fa bacchettandoci su temi cocenti, trai quali la concessione del piazzale Anas sulla quale la magistratura sta facendo le opportune indagini a 360°”.

La Richichi non usa mezzi termini e chiede al Pd di collaborare in un momento di grave emergenza “Invito il PD a rompere quelle dinamiche del passato e i “rituali di palazzo” rivolti alla sottoscritta che rispedisco al mittente. Dopo quasi tre anni di amministrazione e di continue schermaglie in consiglio comunale è inaccettabile assistere a questa continua oppressione mediatica da parte del Pd  in primis e dall’intera minoranza, soprattutto, in un momento di estrema emergenza e difficoltà. Questo, invece, è tempo di solidarietà, non di ostilità politica. I cittadini sono demotivati, terrorizzati, e le beghe politiche a loro non interessano”.  

Le dimissioni in questo momento non ci saranno ribadisce la Richichi. “Il precipitare degli eventi non mi consente di abbandonare la città, lo dico da sindaco facente funzione, da donna e da madre. Quindi, invito tutta la minoranza ad un momento di tregua, a mettere da parte l’astio politico per scendere in campo insieme a me e a tutti i consiglieri per affrontare uniti la grave emergenza sanitaria.  

Anche per quanto riguarda l’azzeramento della giunta, il precipitarsi degli eventi, ripeto, impone alla sottoscritta una pausa di riflessione dovendo dare priorità alle misure decretate dal governo. Per cui le decisioni politiche - conclude Richichi - vanno tutte rimandate e saranno prese successivamente a emergenza finita”.

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