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Il tour istituzionale

Disabilità, Locatelli: "Associazioni del territorio capaci di cose straordinarie"

La ministra prosegue la sua visita in Calabria con una tappa a Reggio, domenica sarà a Melito Porto Salvo e poi a Condofuri

Promette di tornare in Calabria la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli, che oggi è a Reggio Calabria per la seconda tappa del tour regionale iniziato con Catanzaro e Vibo e che domani toccherà Melito Porto Salvo e Condofuri.

All'Accademia di belle arti reggina, accompagnata dalla senatrice Tilde Minasi come nelle precedenti visite calabresi di questo weekend, la ministra ha confermato di aver conosciuto un associazionismo vivace e propositivo: "E' un territorio ricco di iniziative che arrivano soprattutto dal terzo settore e il volontariato, capaci di cose straordinarie.

Per questo voglio ritornare qui, per vedere quali attività andranno avanti e soprattutto per irrobustire questo rapporto fondamentale tra le istituzioni e questo mondo. Certamente c'è da fare un grande lavoro sugli ambiti territoriali, le risorse devono arrivare ai cittadini in tempi rapidi e con procedure snelle".

L'eccessiva burocratizzazione in un settore che necessita di aiuto costante è il vulnus che la ministra ha riscontrato in Calabria e su cui il governo intende lavorare: "C'è un salto di qualità da fare, passare dalla semplice erogazione di risorse e prestazioni a quello che deve diventare un percorso di vita per le persone con disabilità".

La presenza di Alessandra Locatelli nella provincia reggina coinciderà domani con la giornata della consapevolezza dell'autismo e la visita della Fondazione Marino Onlus di Melito: "Sarò nel centro più grande di questo territorio e credo sia il modo migliore per dedicarsi all'autismo in questa data.

Per le famiglie - ha aggiunto - non è una celebrazione ma una presa di coscienza per fare qualcosa tutto l'anno da parte delle istituzioni, oltre naturalmente a sensibilizzare tutti a partire dai più piccoli". Sulla specifica situazione della Calabria riguardo le strutture per autistici, la ministra ha spiegato che "bisogna innanzitutto ripensare un tema su cui per troppi anni non si è fatto nulla, e in questo senso con l'assessorato Minasi si è iniziato ad andare bene in quella direzione. Oggi bisogna lavorare anche con la capacità di immaginare un percorso che non si limiti a interventi precoci e terapie, ma si occupi dell'età adulta con un accompagnamento sociale alla vita".

Locatelli e Minasi

Il progetto di vita della persona con disabilità è stato tema ricorrente dell'intervento della ministra, che ha ricordato anche essere centrale nella legge delega che rivoluzionerà il settore e di cui è in corso l'approvazione dei decreti attuativi. In conferenza stampa c'era anche l'assessora regionale Emma Staine, con la quale in cittadella la ministra ha avuto un lungo e proficuo confronto: "Staine sta lavorando sodo anche su campi trasversali, perché la disabilità non riguarda solo il comparto socio-assistenziale, ma tocca tutte le aree della vita quotidian, dalla cultura, al turismo e i trasporti, un'altra competenza dell'assessora che qui in Calabria è importantissima".

La regione calabrese è un territorio che "può farcela" tirando le file di "tanti interventi spezzettati" che vanno ricondotti in un sistema organico: "Gli interventi devono essere parti di un vero, grande progetto in modo da sfruttare tutte le risorse preziose che esistono". 

Accolta da esponenti del volontariato e delle associazioni, oltre che dai sindaci facenti funzioni di Comune e Metrocity, Paolo Brunetti e Carmelo Versace, e dall'assessore comunale al welfare Demetrio Delfino, con le persone con disabilità e i loro familiari la ministra ha poi avuto un dialogo corale. 

In questa disponibilità all'ascolto Locatelli in Calabria sta facendo il pieno di esperienze positive e buone pratiche: sul bavero della giacca espone una spilletta della casa paese di Cicala, in provincia di Catanzaro (struttura di cui si è detta fiera Tilde Minasi perché realizzata durante l'assessorato della senatrice). Le richieste più accorate in questi giorni sono arrivate dai caregiver, a cui la ministra ha risposto con un impegno per riconoscere questa figura di accudimento con nuove misure al vaglio del tavolo istituzionale, tra cui la possibilità di anticipare le pensione.

E per la Calabria e la provincia reggina il nodo resta quello dell'affanno economico, tra cure costose e rimborsi che si fanno attendere anni o per una crudele beffa arrivano quando l'avente diritto è morto. Sia sul fondo caregiver che su quello per le non autosufficienze (che a Reggio è finito nel tritacarne nel dissesto dell'Asp) la ministra ha detto: "Sono tutti ostacoli burocratici e per questo odiosi e assolutamente da superare, lo stiamo facendo e queste risorse saranno sbloccate nel minor tempo possibile, anche se non sono tante e lo sappiamo. Ma è dovuto a queste persone che amano e curano i loro parenti con disabilità carissime spesso nel completo isolamento, aiutarli deve essere considerato un investimento per lo stato". 

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