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Dopo il voto, Reggio Bene Comune replica a Pazzano

Il movimento risponde al consigliere comunale dopo le dichiarazioni di quest’ultimo a qualche giorno dal risultato delle elezioni politiche

Reggio Bene Comune replica a Saverio Pazzano, dopo le dichiarazioni di quest’ultimo a qualche giorno dal risultato del voto, e afferma: "Si hanno notizie di qualche cittadino reggino che conosca un politico de “La Strada” diverso dal solo Saverio Pazzano? Nessuno. Perché, di fatto, “La Strada” esiste ad intermittenza, in momenti precisi, saltuari ed isolati, in riunioni convocate principalmente per affinare l’attacco all’amministrazione comunale o al personaggio che, via via, diventa bersaglio da delegittimare ed offendere. Si tratta, nei fatti, solo di un contenitore d’interessi personali, un marchio elettorale da usare quando le contingenze lo richiedono o da dare in prestito per qualche roboante titolo di giornale. Anche per questo motivo è davvero grottesca l’ultima lezioncina di un consigliere comunale affetto da “candidite” che si è posto in testa ad un movimento nato e cresciuto “pro domo sua”.

"Si sente immune da critiche, detentore unico di verità assolute, portatore di integrità che cozzano, per esempio, con la sua stessa candidatura alle elezioni regionali (soltanto a pochi mesi dall’elezione fra i banchi di Palazzo San Giorgio). Saverio Pazzano, evidentemente, non vedeva l’ora di fare il sindaco; tanto da voler scappare verso i più lauti e comodi banchi del Consiglio regionale non appena se ne fosse presentata l’occasione. Ma di che parliamo? Di chi parliamo? Oggi Pazzano, catapultandosi in una spericolata analisi del voto delle Politiche, accusa il Pd di avere scientemente deciso di perdere “chiudendo ad ogni alleanza sensata”, facendo finta di dimenticare come egli stesso, alle recenti amministrative, abbia rischiato di consegnare il Comune alla Lega di Salvini scegliendo (sia chiaro: soltanto al primo turno) di correre in solitaria giocando sulla buona fede di chi crede, ancora oggi, in un riordino complessivo e necessario del centrosinistra. Invoca una “opposizione vera”, probabilmente la stessa che, nell’aula “Battaglia”, l’ha visto, sempre più spesso, astenersi di fronte a progetti degnissimi solo per partito preso o, addirittura, votare insieme ai colleghi di Fratelli d’Italia, della Lega o Forza Italia".


L’ultima insensata reprimenda è contro i “feudi”, “i giochi di potere” ed “il consociativismo”; tutto quello, ovvero, che hanno lasciato intendere i “giovani de La Strada” uscendo dal movimento per “mancanza di autonomia interna”. Pazzano continui pure ad interpretare il ruolo di “moralizzatore”, reso celebre da alcuni dei più simpatici sketch della trasmissione tv “Le Iene”. La politica è altra cosa; è senso di responsabilità, - aggiunge Reggio Bene Comune -  riconoscimento dei propri limiti e lavoro intenso per superarli; è operazione complessa e complicata, rivolta al bene comune di una città che ce la sta mettendo tutta per risollevarsi dalle ceneri di tempi nefasti; è sacrificio e consapevolezza di andare incontro alle numerose difficoltà, ai bisogni ed alle critiche di una comunità attanagliata dalla crisi. In pratica tutto ciò che Pazzano va millantando soffermandosi su ragionamenti privi di qualsiasi elemento di concretezza e che evidenziano un solco profondissimo fra le parole ed i fatti. Il redivivo consigliere comunale, è dunque tornato a parlare per farsi “strada”, probabilmente, verso una prossima candidatura. Di certo, gli appuntamenti elettorali non mancheranno ed è, quindi, comprensibile come Pazzano voglia presentarsi con l’abito a lui più congeniale: quello di chi predica bene e razzola male".

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