Lotta al cyberbullismo, l'istituto Oppido-Molochio-Varapodio a confronto con Bartolomeo
Incontro voluto dalla dirigente scolastica, Francesca Maria Morabito e organizzato dalla referente, professoressa Patrizia Crispino
Continua, presso l’Istituto comprensivo Oppido-Molochio-Varapodio, la campagna di sensibilizzazione e contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, fortemente voluta dalla dirigente scolastica, Francesca Maria Morabito, ed organizzata dalla referente, professoressa Patrizia Crispino.
Dopo l’incontro con il sociologo Antonio Marziale e la psicologa Menita Crucitti (che avevano parlato ai ragazzi rispettivamente di cyberbullismo e di body shaming), venerdì scorso, presso il salone teatro del plesso di Oppido Mamertina, tutte le classi seconde e terze della scuola secondaria di I grado, hanno chiacchierato con lo scrittore Christian Bartolomeo, che ha anche presentato il suo ultimo lavoro, il romanzo “Passi a perdere”.
L’incontro ha visto protagonisti, oltre che l’autore del libro, lo psicologo Ezio Romano, il presidente dell’associazione socio-culturale “Arte che Parla”, Simona Mileto, e l’insegnante Maria Grazia Zappia.
Partendo dalla lettura di alcuni brani del volume, Bartolomeo ha spiegato ai ragazzi il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, invitandoli, in maniera molto diretta, a riflettere anche sul cattivismo che oggi c’è nella nostra società; ha spronato i giovanissimi studenti a considerare come la solitudine delle nuove generazioni li porta spesso a rifugiarsi nel mondo digitale e "da questo mondo – ha detto Bartolomeo - occorre a volte difendersi".
Lo scrittore – originario della Sicilia ma che oggi vive a Gioia Tauro - e Romano, hanno proprio dialogato con i ragazzi i quali, spronati anche dalla Mileto e dalla Zappia ad intervenire, hanno rivolto ai due professionisti alcune domande di vero e proprio “comportamento” pratico da tenere di fronte ad alcune situazioni che, a volte, si trovano a vivere nella vita reale o sui social. A conclusione Bartolomeo ha invitato gli alunni a parlare sempre con genitori, docenti, educatori ed anche fare riferimento alla autorità, senza mai tenersi dentro dubbi o, ancor peggio, dolore per una qualche esperienza di bullismo.