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A-'ndrangheta al Piria, gli studenti incontrano il questore per una città senza crimine

All'iniziativa hanno preso parte la dirigente dell'istituto Galletta, e della Stradale Milli, i dottori De Girolamo e Scopelliti e Magliato, direttore della Scientifica

Automobili accartocciate, sedie a rotelle, lenzuoli bianchi. Sono immagini forti e testimonianze reali quelle trasmesse stamattina ai ragazzi delle quarte classi dell’Ite Piria di Reggio Calabria, in occasione del quinto e ultimo incontro del progetto "A- ‘ndrangheta, progettiamo una città senza crimine".

Un incontro, importante, incentrato su droga, alcool, ludopatia e sicurezza stradale, organizzato in collaborazione con la Questura, guidata dal questore Maurizio Vallone.

"Sono malesseri sociali che ben conosciamo, da definire e arginare - ha affermato la dirigente dell’istituto Anna Rita Galletta - oggi ne parleremo grazie alla presenza di figure di riferimento importanti per la condivisione di un percorso che vede impegnate le istituzioni, le famiglie e la scuola, che rappresenta il cuore della formazione e della prevenzione".

E' toccato a Maria Grazia Milli, dirigente della Stradale, parlare per prima ai ragazzi, presenti in aula magna, con video toccanti e pungenti, ma soprattutto veri.

Rivolgendosi agli studenti Milli ha affermato: "La polizia stradale cerca di comunicare con voi nel modo migliore,  siamo convinti che l’unica cosa che si può fare è non scegliere. Il nostro obiettivo è quindi quello di farvi riflettere per fare la scelta giusta.

L’incidente stradale arriva in un secondo. E quelli più gravi riguardano ragazzi tra i 16 e i 24 anni. Spesso si fanno scelte dettate dal gruppo di appartenenza, - ha poi aggiunto - scelte comuni, di tutti. In realtà la vera forza di qualcuno è quella di fare una scelta autonoma e responsabile. Non si è fighi facendo quello che fanno tutti. Nessuno è immune dall’incidente".

Di notevole impatto anche gli interventi di Giuseppe De Girolamo, dermatologo, che ha dimostrato agli studenti gli effetti di fumo e droghe sulla pelle e sul corpo in generale, e dello pneumologo Francesco Scopelliti, che ha parlato degli effetti su polmoni e organi interni.

Entrambi hanno utilizzato foto e concetti chiave che hanno tolto la parola ai ragazzi stessi, facendo capire che si è ancora in tempo per recuperare, e soprattutto per evitare che qualsiasi danno avvenga e li riguardi.

Infine Luigi Magliato, direttore tecnico della Scientifica, ha incentrato il suo discorso sugli stupefacenti, dallo spaccio all’uso personale, dalle conseguenze legali alla dipendenza che ne deriva. "Indipendentemente da come finite in questo meccanismo, automaticamente rimanete bloccati - ha detto - Ci sono droghe invece che produciamo noi attraverso sport, musica, amore, sesso, e sono l’adrenalina, l’ossitocina, le endocrine, e sono le uniche da cui possiamo davvero dipendere".

A chiudere l'iniziativa il questore Vallone che ha parlato dei "pro e dei contro della liberalizzazione delle droghe leggere". E lo ha fatto, fornendo ai ragazzi dati e percentuali precise affinché possano avere le idee chiare per poter arrivare ad un ragionamento di tipo completo, per essere liberi di scegliere.

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