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Quelle superstizioni dure a morire anche a Reggio Calabria, scopriamo le più curiose

Excursus tra quelle più conosciute e non mancano quelle meno note

Come si dice "Non è vero, ma ci credo". In ogni paese, città o regione esistono delle credenze di natura popolare legate a particolari superstizioni e la Calabria non è da meno. Ne esistono numerose, ci sono quelle più conosciute e non mancano quelle meno note, vediamo le più curiose diffuse anche a Reggio Calabria.

Partiamo dalla civetta, il pigolio notturno porterebbe sfortuna, se la civetta invece decide di rimanere in un luogo per lungo tempo è segno di un buon presagio. A portare sfortuna anche se si usa  in tre lo stesso fiammifero e se usate in due lo stesso asciugamano da lì a breve litigherete. Se si perde la fede nuziale per evitare la sfortuna va subito ricomprata e rimessa all'anulare. Se bacerete un neonato sul collo invece perderà il sonno.

Occhio alle forbici, se cadono a terra prima di raccoglierle è opportuno posare il piede sopra per evitare che porti male, se la lama si conficca nel suolo è segno di morte. Niente paura per chi deciderà di tenerle appese al muro porta bene. Cattivo presagio sarebbe anche poggiare un cappello sul letto. Se la cera cade lungo il lato della candela è sfortuna.Se avvertite un leggero  tremolio all'occhio sinistro niente paura arriverà una bella notizia.

Per quanto riguarda il cibo se si rovesciano olio o sale  porta male. In quest' ultimo caso per rimediare basta cospargersene un pò di quello caduto dietro la spalla sinistra. Stessa cosa vale  se si decide di mettere sottosopra il pane a tavola. Buon auspicio se a cadere è il vino. Mai tenere il cucchiaio con la mano sinistra.

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