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Sabato, 23 Settembre 2023
Festività mariane

Che Festa Madonna sarebbe senza le 'nzudde? Una tradizione dalle origini misteriose che si tramanda da secoli

Viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta di uno dei simboli che ritroviamo anche nella festa in onore della Madonna della Consolazione

Che Festa patronale sarebbe senza le 'nzudde o anche conosciute come 'nzuddhi? Dolce tipico che in questo particolare dell'anno a Reggio Calabria è d'obbligo. Noti anche come i "mostaccioli calabresi"  questi biscotti dalle svariate forme ovvero pesci, cavalli, cesti, cuore, calabrisella, sirene, dame, la cui preparazione tramandata di generazione in generazione rappresenta una consuetudine per questa ricorrenza  abbondano nelle bancarelle dei venditori ambulanti. Si preparano con prodotti semplici e naturali in particolare farina e miele di zagara.

Sono dolci di  cui non si conosce l'origine certa ma potrebbe trattarsi di una preparazione di derivazione araba. Ci sono due tipi di 'nzudde quelle che si sciolgono in bocca e quelle di Seminara che sono più dure. Gli originali sono senza dubbio i mostaccioli di Soriano Calabro.

Sin dall'antichità creati per la festa del Santo patrono si narra che questi venivano donati come premi ai bimbi quasi come se fossero dei giocattoli commestibili, ma anche donati ad amici e parenti come simbolo di affetto. Gli stessi biscotti  inoltre venivano portati in dono dal fidanzato alla futura sposa. Lo sposo ne donava nello specifico quattro con diverse forme simbolo di femminilità.

L'etimologia  inoltre deriva dal latino "mustaceum" che significa focaccia di nozze. L'origine inoltre di questo dolce è legata anche alla figura di un monaco misterioso poi sparito nel nulla che li avrebbe regalati alla popolazione povera di Soriano. Stando alle attestazioni storiche gli artefici sarebbero stati i monaci certosini del centro di Santo Stefano in Bosco.

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