Diritto al gioco nel centro di Reggio Calabria
Nel centro storico di Reggio Calabria, a pochi passi dal castello aragonese, dal tribunale e alcune scuole esiste un piccolo parco giochi contornato da alcuni alberi di pino. È un luogo di incontro per i bimbi prima dell’entrata a scuola, per l’uscita dagli istituti e per i genitori che portano i propri figli nel corso della giornata. In una gradevole mattina di novembre in quel parco giochi vedo un bambino che cerca di salire sullo scivolo dalla parte opposta da cui generalmente dovrebbe.
Cosa c’è di strano? Chi da bambino non ha mai sperimentato una pratica del genere, con o senza successo? Il bimbo, dopo alcuni tentativi senza esito, abbandona lo scivolo in favore di un elefantino a dondolo giallo e azzurro. Osservando meglio lo scivolo mi accorgo che c’è qualcosa d'insolito: manca una scala o qualsiasi altro sistema per salire. La struttura superiore dello scivolo inoltre è chiusa da tre parti, lasciando aperto soltanto il lato collegato direttamente con lo scivolo. Sembra che lo spazio di accesso all'installazione sia stato chiuso successivamente, inchiodando delle assi di legno. A pochi metri da questa bizzarra struttura c’è un cartello che indica il nome del parco giochi. C'è scritto: “Piazza Diritti dell'infanzia, N.Y. 20/11/1989”. Giorgio Furfaro