Giro ciclistico metropolitano: la segnalazione di una studentessa fuorisede in viaggio verso Rosarno
"Buon pomeriggio, mi chiamo Francesca, ho 23 anni, e sono una studentessa fuori sede. Questo pomeriggio ero in macchina, direzione Rosarno, per prendere il treno che mi avrebbe portato a Roma, la città dove studio con innumerevoli sacrifici economici per me e per i miei genitori. Tuttavia, ho perso il mio treno perché, a soli 10 minuti dalla stazione di Rosarno, il traffico è stato bloccato per il passaggio del giro ciclistico di Reggio Calabria.
Ci hanno detto che non c’erano strade alternative da fare e che avremmo potuto fare retromarcia per arrivare alla stazione passando per i paesi interni. Peccato che ormai era troppo tardi per tornare indietro, e che soprattutto non c’era la benché minima segnalazione di percorsi alternativi dal tragitto Siderno-Rosarno (che è la strada fatta da me in macchina). Oltre al danno del non aver avvisato in alcun modo del disservizio che ci sarebbe stato (gli altri guidatori hanno lamentato ritardi a treni o aerei e anche loro sono rimasti sbigottiti dalla notizia, tanto da pensare che si trattasse di un incidente grave), abbiamo avuto anche la beffa.
Quando abbiamo chiesto notizie sulla questione e abbiamo fatto notare che non era stato segnalato nulla, ci hanno detto che “potevamo controllare i social”. Quindi, adesso, prima di partire per una qualsiasi meta una persona dovrebbe fare un’analisi approfondita di Facebook, Instagram, Tiktok, Twitter, della propria zona e dintorni, per controllare che non ci siano problemi in vista? Sarò superficiale io, ma non mi sembra che sia un modo normale di far funzionare le cose.
Il finale di questo triste momento è che ho dovuto pagare 95€ di biglietto per un treno in giornata, perché ho necessità di tornare alla città dove studio, e anche il call center di Trenitalia mi ha detto che non si può fare nulla per venirmi incontro perché purtroppo non dipende da loro. Per me è stato un sacrificio enorme spendere questi soldi, perché sarò costretta a detrarli da altre spese necessarie per me, e non è per volontà mia che li ho spesi, ma per un disservizio che non doveva esistere a prescindere.
La mia domanda è: è possibile mai che in questa regione spesso e volentieri una cosa bella per alcuni, come il giro di Reggio Calabria che non si teneva da 10 anni, debba trasformarsi necessariamente in una cosa estremamente brutta per altri?".