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La storia di un reggino da record, sette lauree in 17 anni a 72 anni: "L'ultima è dedicata a mio padre"

Da insegnante a studente maturo per passione, Gennaro Cortese racconta gli anni vissuti all'Università: "Una laurea per ogni nipote"

Sei lauree per sei nipoti e l'ultima dedicata al papà morto a 43 anni. Questa è la storia da record del reggino Gennaro Cortese, oggi pensionato di 72 anni che in 17 anni ha preso ben 7 titoli tutti all'Università di Messina, l'ultima in Servizio sociale e politiche sociali al dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali.  

Questa voglia di studiare e di riscattare un'infanzia e una giovinezza fatta di sacrifici e lavoro c'è sempre stata ma è scattata nel 2006 quando Gennaro ha deciso di iscriversi al primo corso di laurea dopo le diverse esperienze lavorative fuori.

"Nel 1970 mi ero iscritto per la prima volta all'Università di Messina a Scienze naturali - racconta Cortese -  ma ho dovuto lasciare perchè per motivi familiari ed economici sono dovuto andare a Milano a lavorare in fabbrica, poi dopo il militare ho lavorato come insegnante a Sassari perchè il mio diploma in perito industriale era abilitante all'insegnamento.

Poi è arrivato il corso alla Sip nel '73 a Napoli e ho lasciato l'insegnamento". Nel '74 infatti Cortese è tornato nella sua città a lavorare, si è sposato e ha avuto tre figli. Oggi l'ex dirigente Telecom di Reggio Calabria e giornalista ha finalmente coronato il suo sogno: "Ho dedicato l'ultima laurea a mio padre che da piccolo mi ha sempre raccomandato di studiare, lui è sempre stato accanto a me in questi anni e in molti episodi lo ha dimostrato". 

Ma da dove nasce la voglia e l'entusiasmo di dedicarsi allo studio al punto da prendere sette lauree?" E' una questione di passione, grazie allo studio  si va avanti. Nonostante la mia età voglio spronare i  giovani a studiare soprattutto in un momento in cui molti decidono di lasciare gli studi. Ho dedicato le miei lauree ai miei nipoti a cui lascerò  qualcosa di scritto da leggere".

Ma com'è stata la sua esperienza tra i banchi universitari da persona matura rispetto ai giovani studenti? "I miei amici studenti -  prosegue - erano sempre pronti ad aiutarmi e gli insegnanti mi hanno sempre messo a mio agio. Sono diventato amico di tutti anche se spesso quando entravo in aula mi scambiavano per professore vista la mia età. Questa esperienza mi ha lasciato tante emozioni e ho potuto abbracciare alla fine tanti amici e poi  nel 2012 mi sono laureato lo stesso giorno di mio figlio, il  più piccolo, era la mia seconda laurea".

Energia, voglia di imparare e tanta curiosità Cortese ha cominciato con la triennale in Scienze della Comunicazione e poi sono arrivate le magistrali: Teoria e comunicazione dei linguaggi, Scienze pedagogiche, Scienze cognitive, Filosofia contemporanea, Sociologia e l'ultima in Servizio sociale con una tesi su "Il valore della mancanza: crescere senza padre in adolescenza", dedicando il lavoro a suo padre Lorenzo, scomparso quando lui aveva 14 anni, e in cui nell'ultima parte è inserita la sua autobiografia: "Stavolta è l'ultima veramente, più volte mia moglie mi ha detto di fermarmi - racconta sorridendo - altrimenti mi lasciava".

Gennaro Cortese è sempre stata una persona attiva dallo sport all'impegno da presidente del Rotary Club Nord, ha anche ricevuto il San Giorgio d'oro nel 2020. Sarà veramente l'ultima questa laurea del 2023? "Mi fermo per dedicarmi alla famiglia e ai nipoti. Ho già detto ai miei figli di non fare altri figli, non potrei lasciare un nipote senza una tesi a lui dedicata", conclude ironizzando.

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