La vera tarantella calabrese tra tipici balli, suoni e canti
Il ballo tradizionale della Calabria accompagnato dall’organetto e dal tamburello. Fischi e battiti di mano creano un’allegria contagiosa
La tarantella calabrese è il ballo tipico della Calabria. Si danza da soli o in coppia ed i movimenti prendono ispirazione dalla danza greca, ossia “danza di terra”, dalla forte libertà gestuale.
In tutta la regione, inizia a perdere la sua funzionalità sociale nel ‘900, ma persiste in alcune aree come l’Aspromonte, Cardeto e in altre zone della provincia di Reggio Calabria, soprattutto sul versante ionico.
Ballata soprattutto in occasione delle feste patronali, vi sono dei veri e propri festival dedicati alla tarantella calabrese, dove folle di persone si riuniscono danzando per intere nottate. Si ricordano il Paleariza, il Kaulonia Tarantella Festival e svariate feste in piazza.
Il ritmo è incalzante ed è scandito dai tipici strumenti musicali che accompagnano i danzatori: la zampogna, sostituita oggi dall’organetto, il tamburello e in alcune zone la pipita o “frischiottu”. È tradizione, inoltre, incalzare il suono degli strumenti con fischi e battiti di mani.
Il ballo tipico, che adesso ha assunto moderne conformazioni, è quello definito rota. In coppia, avviene dentro ad uno spazio circolare, dove il maestro di ballo decide l’ordine dei danzatori e dei suonatori. La rota è sempre una e non si balla al di fuori di essa.
Le fasi di ballo
Il maestro si pone al centro della rota mentre i musicisti iniziano a suonare; dopo un saluto iniziale, sempre il maestro accenna i primi passi di danza all’interno del cerchio, per poi scegliere la prima persona con cui danzare. Prende poi una seconda persona da far ballare con la precedente e al grido di “Fora u primu” (fuori il primo), il primo ballerino scelto ritornerà nella rota e il maestro continuerà a danzare con il secondo. Si prosegue poi con un’altra scelta fatta dal maestro di ballo per un terzo ballerino da far ballare con il secondo e così via.
È un marchio di fabbrica: la tarantella suonata e cantata da noti cantautori calabresi, e ballata da tutti, fa parte di una storia millenaria che la Calabria non potrà mai scordare.