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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Reggina oltre Baroni, è caccia al sostituto: l’analisi dei profili più quotati

Il tecnico fiorentino lascia libera la panchina del Granillo, facendo partire il casting amaranto. Intriga la prospettiva Aglietti di ritorno a Reggio, ma è in buona compagnia

Marco Baroni non sarà l’allenatore della Reggina per la prossima stagione, adesso lo sanno pure i muri. La risposta positiva all’offerta formulata dal club era solo un miraggio, dunque è il momento di aprire il giro di colloqui, dando vita ad un vero e proprio casting per scegliere il successore del tecnico fiorentino sulla panchina amaranto che resta, nonostante l’ultimo rifiuto, più che prestigiosa.

Lasciata alle spalle la delusione per non poter continuare sul virtuoso progetto tecnico lanciato con Baroni, la Reggina deve per forza di circostanze guardare avanti. La programmazione della nuova annata attende e bisognerà impostare il prossimo mercato solo con una guida tecnica ben salda in panchina. Dalle parti del Sant’Agata le idee sono abbastanza chiare. Il ds Taibi, nell’ultima sua dichiarazione, ha perfettamente identificato il profilo più in linea con la prospettiva del club: esperienza in Serie B, conoscenza della piazza e adattamento tattico all’attuale rosa. Insomma, il nome il direttore non l’ha detto ma se sono tutte definizioni di un cruciverba, la soluzione sembra essere solo una: Alfredo Aglietti. È lui il candidato ideale. Sulla stessa filosofia, troviamo Massimo Rastelli. Non mancano, però, ulteriori tecnici vociferati da più parti e relativamente sulla stessa lunghezza d’onda delle parole del dirigente amaranto come Venturato, Dionigi e Modesto.

I giorni che mancano alla chiusura dell’ultima settimana di maggio saranno interamente dedicati ai colloqui ed è lecito pensare che Taibi i nomi sopracitati li ascolterà tutti o quasi. Già ad inizio giugno si potrebbe avere la fumata bianca, ma al momento due scenari convincono di più e meritano un’analisi dettagliata.

Alfredo Aglietti

Sarebbe una graditissima scelta amarcord, quella del bomber amaranto ora allenatore e pronto a ritornare al Granillo sotto una nuova veste. I tifosi approverebbero all’istante, visto i precedenti che parlano di due stagioni da attaccante. Prima i 20 straordinari gol in Serie C, poi la promozione e la cadetteria con 18 reti messe a segno.

Tornando all’attualità e lasciando solo per un attimo i ricordi di un calcio che fu, mister Aglietti ha il profilo giusto per allenare una squadra che in Serie B vuole dire la sua ad alti livelli. Formalmente è ancora alla guida del Chievo, ma non sarà al Bentegodi per la prossima stagione. La separazione con i clivensi arriva dopo due stagioni in cui l’obiettivo playoff è stato sì centrato, ma venendo seguito da una doppia delusione per non aver raggiunto la promozione. Le altre esperienze in cadetteria l’hanno visto protagonista con Empoli, Novara, Virtus Entella, Ascoli ed Hellas Verona. L’attitudine per stare in certe zone di classifica non gli manca.

Il modulo più utilizzato da Aglietti in carriera è il 4-4-2, medesimo schieramento prevalentemente scelto per la sua avventura al Chievo. 4-3-3, 3-5-2, 4-3-1-2 e proprio quel 4-2-3-1 tanto caro a Baroni sono le varianti preferite. Duttilità tattica incredibile, quindi, applicabile con estrema facilità anche all’attuale rosa della Reggina già abituata alla difesa a quattro, in grado di presentare diverse scelte sulle fasce e con l’intercambiabilità tra 1 o 2 punte.

Massimo Rastelli

Continuiamo con il filo conduttore del passato in amaranto. Perchè esattamente come Aglietti, anche Rastelli (nella foto in basso, da sito ufficiale Spal) ha avuto l’onore di vestire la maglia della Reggina. Si tratta della stagione 2002-’03 in Serie A, per un totale di 21 presenze da ala destra. Certo, solo da comprimario quindi non come il bomber, ma la piazza indubbiamente la conosce.

Massimo Rastelli-2

Sempre come Aglietti, il contratto di Rastelli con la Spal scade il 30 giugno 2021 ma la situazione è diversa e se vogliamo più complicata. L’allenatore di Torre del Greco risulta in attesa di capire se ci saranno i margini di continuare al Paolo Mazza, che rappresenterebbe uno scenario gradito. Ecco perché andarlo a prendere non è così semplice al momento.

Sul piano tattico, l’ex allenatore del Cagliari non ha praticamente quasi mai rinunciato alle due punte. Proprio in Sardegna - nella sua prestigiosa esperienza in Serie A e nell’anno della vittoria in B - ha utilizzato il 4-3-1-2. Il modulo preferito risulta essere il 3-5-2 soprattutto per le stagioni più attuali. In difesa, quindi, opta per lo schieramento a 3 che, eventualmente, alla Reggina sarebbe da ricostruire, anche se con la difesa a 4 ha fatto più che bene.

L’esperienza è sicuramente un punto di forza di Rastelli che, oltre ai trascorsi di Cagliari in A, ha disputato la B in ben sei occasioni con Avellino, gli stessi sardi, Cremonese e Spal. Un tecnico che quindi conosce davvero molto bene la cadetteria.

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