MettiAmoci in gioco, concluso il progetto con gli studenti
Per la promozione della pratica sportiva tra le persone con disabilità
Dopo tre anni di incontri e di divertimento si è concluso il progetto MettiAmoci in gioco, co-finanziato attraverso il bando Oso crowd call, dalla fondazione Vodafone Italia impegnata nella promozione della pratica sportiva tra le persone con disabilità fisica o cognitiva, a seguito di una campagna di crowdfunding su ognisportoltre.it.
L’ultima tappa ha avuto un quid pluris grazie alla collaborazione della fondazione Scopelliti che si è aggiunta al percorso intrapreso nel 2019 dagli allievi degli istituti scolastici della Città Metropolitana di Reggio Calabria e agli atleti della Farmacia Pellicanò Rc Bic.
Attraverso il progetto, nonostante le restrizioni covid, si è riusciti a raggiungere i cuori e le anime di tantissimi studenti calabresi, in presenza o tramite webinar, alternando momenti di conoscenza, confronto, sorrisi e sport, facendoli "scendere in campo", anche durante gli allenamenti e le partite di campionato Fipic di basket in carrozzina.
Un percorso importante quello intrapreso, per raggiungere coloro che saranno gli uomini e le donne del futuro, per far comprendere che non esistono differenze tra lo sport in piedi o da seduti, che le barriere sono solo mentali e dove i protagonisti hanno avuto solo uno scopo: mettersi in gioco!
“Non si parla di inclusione o integrazione” afferma il delegato Fipic Calabria, Amelia Eva Cugliandro “ma di condivisione di esperienze di vita, di modi di reagire alle avversità, continuando a tirar fuori il meglio di sé stessi. Per far ciò lo strumento per eccellenza poteva e può essere solo lo sport, l’unico che riesce a superare il preconcetto che la diversità sia sinonimo di “sbagliato” ed ancor più l’accezione negativa di “diversamente abile”. Tutti siamo abili in qualcosa e meno in altri, l’importante è concepire questa diversità come una ricchezza e non come un limite, da qui l’importanza di mettersi in gioco.”
Ma questa non è la fine di un viaggio, ma solo di una importante tappa realizzata grazie al supporto della fondazione Vodafone Italia che ha permesso al progetto di raggiungere gli obiettivi prefissati.