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In nome della vela, gemellati i circoli velici di Reggio Calabria e Salò

"E’ in programma dotare i due circoli di imbarcazioni da utilizzare come charter, in modo da consentire ai due “team” di allenarsi durante tutto l’anno, sul Garda o sullo Stretto, uniti da un rapido trasporto aereo"

Due città: Salò e Reggio Calabria. Differente cultura, storia e tradizioni. Diverso contesto geografico ed economico.
Eppure i due Circoli velici delle due città, il Canottieri Salò e il Velico Reggio, si incontrano, praticano ad alto livello la vela e il canottaggio e prospettano, in un gemellaggio, visioni di sviluppo in termini di cultura, di turismo e ovviamente di potenziamento delle attività sportive.

"Un sottile, ma robusto filo della memoria lega le due città - spiega una nota - e il nome che li accomuna è quello del “vate” Gabriele D’Annunzio. A Salò, a Gardone, risiede lo storico parco del Vittoriale degli Italiani, dimora del poeta, luogo sacro per l’irredentismo e l’amore di patria. Reggio Calabria replica, nel nome di D’Annunzio, con il suo Lungomare, uno dei luoghi più suggestivi d’Italia, la cui definizione “il più bel chilometro di Italia”, è attribuita al poeta.
Molte le similitudini geografiche e dei splendidi paesaggi comuni.

E’ sufficiente ricordare che chi si affaccia, all’imbrunire, sul Lungomare di Reggio o sul lungo lago di Salò, rivede lo stesso paesaggio con le luci riflesse delle due sponde delle coste e ammira il colore azzurro intenso delle acque.
Tutto questo diviene realtà presente nel documento di gemellaggio, che non è solo di amicizia, ma che, attraverso i due circoli velici, sono previsti scambi sportivi che ci portano diritti al futuro, culturale e sportivo, legato ai due specchi d’acqua. L’uno è un mare, l’altro un lago, ma sono uniti, stabilmente, dall’amore per la disciplina della vela.

Le città non è solo storia, ma è fatta di persone, di passioni, di uomini e di donne. E tra le persone dei due circoli che è nato il gemellaggio. E’ in programma dotare i due circoli di imbarcazioni da utilizzare come charter, in modo da consentire ai due “team” di allenarsi durante tutto l’anno, sul Garda o sullo Stretto, uniti da un rapido trasporto aereo.
Due storie, due marinerie, un unico DNA, un sogno che si realizza. Ovviamente con la vela".

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