L’ambizione è alta così come la voglia di ritornare ai fasti di un tempo, ma per riuscire ad amalgamare il tutto e creare un intero movimento vincente serve la cura di ogni singolo dettaglio. La Viola, dimostrazione concreta di quanto conti un obiettivo comune e l’unione d’intenti, è rinata grazie a chi ama davvero la gloriosa compagine. Rinascere, però, non basta. Adesso serve affermarsi e per farlo è necessario avere strutture a disposizione in cui lavorare duramente giorno dopo giorno e costruire così un progetto tecnico di livello.

I neroarancio un impianto a loro disposizione ce l’avrebbero anche. Il famoso Pianeta Viola, ad oggi chiuso e in attesa di poter riaprire per ospitare una squadra che a novembre esordirà in campionato, ma che ancora non conosce nel dettaglio in che modo preparerà l’approccio alla Serie B.

Fare chiarezza è il primo passo per comprendere e risolvere la situazione. Le parti impegnate nella vicenda sono essenzialmente due: la Viola in attesa e la Città metropolitana che dovrebbe acconsentire alla riapertura del Pianeta. Noi di ReggioToday abbiamo intervistato Giuse Barrile (in foto da pagina Facebook Viola) per un quadro della situazione in ottica club: “Abbiamo fatto richiesta alla Città metropolitana di affidamento temporaneo. Abbiamo avuto un incontro con il sindaco Falcomatà e lì c’è stato detto che l'assegnazione definitiva avverrà ovviamente tramite la procedura del bando pubblico.

Il Mazzetto di Modena – continua il general manager - è ancora un impianto tecnicamente all'avanguardia e sarebbe molto importante per la Viola, ma lo è anche per tutto il basket reggino e per lo sport giovanile in generale. Su una cosa credo siano tutti d’accordo: prima si completano i lavori necessari per la riapertura e meglio è da ogni punto di vista.

Speriamo, insomma, che si riesca nuovamente a contare sull’impianto di Modena in appoggio al Pentimele dove dovremo giocare ovviamente le nostre partite. Speriamo che il problema Covid – conclude Giuse Barrile - non condizioni il campionato, ma se vi fosse la necessità di confermare il distanziamento tra gli sportivi, la disponibilità di un impianto di tale capienza sarebbe provvidenziale.”

Giovanni Latella (nella foto), consigliere comunale delegato allo sport, è anch’esso intervenuto ai nostri microfoni per un’opinione autorevole e concreta. L’esponente politico ha spiegato che “la struttura è della Città metropolitana. C’è stato un contenzioso e altri problemi. Adesso deve essere ristrutturata. Si stavano cercando le risorse per riqualificare l’intera struttura sia per quanto riguarda la palestra che gli alloggi. Se non viene ristruttura, il bando in questo momento non si può fare. Mi sto impegnando anch’io affinché questa struttura possa essere sistemata e ridata sia alla Viola che alle società che fanno basket in altre categorie. C’è stato un problema di contenziosi fra l’Amministrazione della Città metropolitana e la vecchia società. Adesso c’è un club nuovo e sano e mi auguro che questa situazione si possa risolvere al più presto possibile, però purtroppo per la ristrutturazione ci vuole un po' di tempo.

Apertura prima dell’inizio della Serie B? I tempi ci sono, ma tutto questo si potrebbe verificare all’inizio del 2021. Verrà fatto un bando. La struttura – conclude Latella - non può essere data direttamente alla Viola, ma serve un bando pubblico per la gestione della struttura. Per allenarsi si metterà in condizione il PalaCalafiore.”