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Buon avvio, poi il calo: la Reggina cede 3-1 al Benevento

Prima vera amichevole degli amaranto a conclusione del ritiro di Sarnano. A Cascia apre le danze il gol di Bellomo al 47’, poi la doppietta di Di Serio ribalta il risultato. Conclude il tris Elia all'88

É pur sempre calcio d’estate, ma un’amichevole contro una squadra di pari livello dovrà pur valere qualcosa. Ed ecco allora che Benevento-Reggina va pesata ed interpretata in un’ottica di ritiro ormai completato per gli amaranto, pronti adesso alla seconda parte della preparazione a Reggio.

Sembra un deja-vu ripensando ad un anno fa. Reggina di ritorno in Serie B contro una squadra neo promossa in A. Amichevole di lusso nell’estate 2020, riproposta oggi in altre declinazioni. Adesso le due compagini si affronteranno in cadetteria e sono allo stesso punto della preparazione. Riscontri, quindi, concreti e numerosi da analizzare per mister Aglietti, che vede i suoi perdere senza sfigurare. Bellomo illude al 48’ sfruttando un buco della difesa campana, ma bastano 3 minuti (dal 67’ al 70’) per mettere in crisi i piani amaranto con due gol di testa da palla inattiva di Di Serio e già qui abbiamo una difficoltà su cui lavorare. Il risultato diventa pesante quanto ingiusto. Gli amaranto non ne hanno più e al minuto 88 lasciano ampiamente spazio al tris degli uomini di Caserta con il gol di Elia, lasciato solo in area a colpire in rete.

Tattica e andamento a fiammate

La partita è classica, una di quelle amichevoli di mezza estate che fatica a prendere ritmo e vede le due squadre imbrogliate in delle gambe ancora alle prese con i pesanti carichi di lavoro atletico. Il tutto si traduce in un’attività sterile in avvio di gara, cancellata da un minuto di fuoco al 22’, in cui Paleari è chiamato pronti via agli straordinari con tre interventi in rapida successione. Il portiere del Benevento si dimostra attento e concentrato su Montalto due volte da pochi passi e Stavropoulos di testa.

I due allenatori – si comprende ad occhio nudo – hanno lavorato molto sul lato tattico delle due squadre. La voglia di mettere le radici delle proprie idee di gioco nei due nuovi schieramenti è alta ed entrambe le formazioni provano a mostrare il tutto con azioni ragionate. Per Aglietti si punta sugli esterni di un 4-4-2 che batte molto sul dinamico Ricci e gli inserimenti di Laribi sulla fascia opposta. Schieramento amaranto con Bianchi e Crisetig in mezzo al campo, l’unico duo realmente utilizzabile in attacco Denis-Montalto (vista anche l’assenza quasi inspiegabile di Menez anche dalla panchina) e la linea a quattro in difesa che già si candida ad essere titolare in campionato: Lakicevic e Di Chiara terzini, Stavropoulos e Regini in mezzo. Tutto davanti a Turati, il giovane portiere già con grande personalità.

La scossa è amaranto

Sembra voler qualcosa in più la Reggina, che non ci sta a veder palleggiare il Benevento se pur con maestria. I rischi più grandi li corrono i campani  nel primo tempo, per informazioni dettagliate chiedere a Paleari che al 34’, in pochi secondi, ha visto tremare insistentemente uno dei suoi pali. Denis prima, Stavropoulos poi, la palla conosce solo la direzione del montante ma il vantaggio è una formalità. 

Serve timbrare un cartellino che Bellomo già si porta in mano dalla panchina, anche perché al ritorno dagli spogliatoi nel secondo tempo Aglietti cambia i suoi uomini ma l’intensità tattica resta sempre alta fino ad un certo punto.

La risposta è fulminea

Il Benevento tra cambi di passo e di uomini riesce a ribaltare la partita come se stesse bevendo un bicchiere d’acqua. La Reggina si schiaccia dal 60’ in poi, come se non ne avesse più in zona offensiva. I campani lottano e sfruttano un lato negativo amaranto almeno per oggi: i calci piazzati. Dal gioco da fermo, infatti, arrivano i due colpi di testa di Di Serio che decido la gara. Amaranto che accusano il colpo e soffrono, senza mai più rialzarsi e concedono il 3-1 ad Elia che appare di troppo per un risultato non veritiero soprattutto alla luce dell'ottimo primo tempo degli uomini di Aglietti.

La stanchezza, alla lunga, si è fatta sentire per i calabresi, meno per i giallorossi. Bisogna prendere il buon primo tempo, ottimamente giocato sul piano del tattico, e continuare a lavorare nei giorni che restano prima delle partite ufficiali.

Il tabellino

Benevento (4-2-3-1): Paleari (85' Manfredini), Letizia, Glik (56' st Barba), Pastina (82' Volpicelli), Foulon (66' Masciangelo); Caló (72' Basit), Talia (66' Elia); Insigne (72' Vokic), Sau (56' Ionita), Improta (66' st Kragl); Di Serio (60' Samba Thiam). A disposizione: Lucatelli, Masella, Sanogo, Perlingieri. Allenatore: Caserta.

Reggina (4-4-2): Turati (46' Micai); Lakicevic, Stavropoulos (64' Loiacono), Regini (46' Cionek); Di Chiara (46' Liotti); Ricci (33' st Bezzon), Bianchi (64' Gavioli), Crisetig, Laribi (78' Provazza); Denis (46' st Bellomo), Montalto. A disposizione: Lofaro. Allenatore: Aglietti.

Arbitro: Di Loreto di Terni (Assistenti: Ottombrini e Piombini). 

Marcatori: 48' Bellomo (R), 67' e 70' Di Serio (B), 88' Elia (B).

Note - Calci d'angolo: 6-2

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