Giovanni Di Lorenzo, dalla Reggina di Foti ad "erede" di Maradona con il Napoli
Il difensore toscano ha spiccato il volo nel calcio che conta con la società amaranto. Lo Scudetto è il suggello di un destino già scritto dal 2009
Giovanni Di Lorenzo il Predestinato. La storia di un ragazzo come tanti altri, che però ha avuto la forza e la costanza per sfruttare tutte le sue qualità tecniche e sopratutto umane per giungere sino in cima al calcio italiano, vincendo uno Scudetto storico in maglia Napoli, ma ancora prima l'Europeo con la Nazionale italiana, da titolare, da protagonista.
Giovanni è uno che a Reggio Calabria abbiamo imparato a conoscere da quando aveva appena 16 anni. Timido ragazzino giunto dalla sua Castenuovo di Garfagnana, ma evidentemente con le idee chiare e sopratutto "raccomandato" dalle conoscenza calcistica di Lillo Foti e Simone Giacchetta, nel 2009 colonne portanti di una Reggina Calcio che si apprestava a vivere l'ultima curva della sua storia immensa e irripetibile.
Il discorso del capitano alla squadra dopo la conquista dello scudetto: guarda il video
Giovanni fece subito breccia nel cuore di società e dei suoi allenatori, in particolare con Allievi e Primavera, della quale divenne subito Capitano: non un caso. A 17 anni fece la sua prima apparizione in B e dopo un passaggio al Cuneo per forgiarsi, Giovanni ritornò a Reggio e fu inserito in pianta stabile in Prima Squadra.
Difensore centrale scrisse anche un'altra pagina di storia del club fallito nel 2016: lo spareggio salvezza, vinto, contro il Messina. Neanche lo svincolo dal sodalizio reggino e il breve status di svincolato impedì a Giovanni Di Lorenzo di spiccare il volo verso il destino. Matera, Empoli e Napoli, in mezzo la Nazionale: l'Europeo e lo Scudetto alzato al cielo di Napoli con la fascia da capitano, 33 anni dopo Diego Armando Maradona, il sogno di un ragazzino che aveva tutto già scritto nel destino.
