E' solo un'amichevole, ma per una serata la Reggina respirerà l'aria sublime del grande calcio, quella che non assapora dal 2009, da quando ha salutato la serie A dopo sette anni di fila di onorabile e dignitosa presenza.

Il 22 marzo 2009, gli amaranto si recarono per l'ennesima volta alla Scala del Calcio, al cospetto dell'Inter di Josè Mourinho, che stava costruendo la squadra dello storico Triplete. Una doppietta di Ibrahimovic e la rete di Cambiasso spense i sogni di una Reggina inidirizzata verso la serie B.

Fu quella la diciassettesima sconfitta amaranto contro la storica formazione meneghina, su un totale di ben 24 incroci tra A e Coppa Italia. Un solo successo reggino contro la Beneamata, lo storico confronto dell'1 ottobre 2000, griffato da Marazzina e Possanzini, celebre per lo sfogo dell'allora tecnico nerazzurro Marcello Lippi, che minacciò di appendere i suoi calciatori al muro dopo quell'onta subita al Granillo.

Granillo che spesso fu teatro di vittorie nerazzurre all'ultimo tuffo e beffe tremende per la Reggina. Come quella dell'ultima volta interista a Reggio, 1 novembre 2008, 2-3 con la rete decisiva di Cordoba in pieno recupero. Ma senza dimenticare la gara di ritorno degli ottavi di Coppa Italia del 2003, quando una sfortunata autorete di Belardi impedì alla Reggina di accedere ai quarti della kermesse nazionale. Solo sei pareggi tra i due team: l'ultimo il 7 aprile 2007, 0-0.

Giovedì sera sarà però, sopratutto, l'occasione per riassaporare la sfida alle Grandi, che nell'immediato futuro, quanto meno nelle idee di Saladini, dovrà avvenire sul proscenio di lusso della serie A.