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Reggina, è buio pesto: attacco nullo e sconfitta, il Chievo vince in scioltezza 3-0

Amaranto penalizzati dalle assenze, ma clivensi superiori in ogni frangente. Decisiva la doppietta di Margiotta e la rete di Rigione. Delude la difesa ospite, determinante nel risultato

Doccia gelata e verità sbattuta in faccia con prepotenza. La Reggina, illusa dal 2-1 sul Brescia, ritorna al recente passato. Ovvero ad una crisi tattica e d’identità palese quanto profonda. Impostare una gara su difesa e contropiede oggi non paga e il Chievo, oggettivamente superiore, domina in lungo e in largo. 

La vittoria sul Brescia si rivela un fuoco di paglia, come lasciava intendere una prestazione non sufficiente. I problemi in attacco restano e sono molti, aggravati oggi dalla pesante assenza di Denis e non solo. Dalla trequarti in su, nel resoconto della partita la Reggina ottiene soltanto un “non pervenuta”. La manovra offensiva, poi, è senza idee. Per non parlare di una difesa davvero impresentabile. Le marcature non funzionano praticamente mai e la vita per gli avversari è semplice. Una volta incassato il primo gol, la squadra è uscita mentalmente dalla sfida subendo il predominio avversario e rientrandoci momentaneamente ad inizio ripresa. L’atteggiamento e l’approccio risultano errati, soprattutto se messi in relazione con l’ottima foga agonistica, mista ad intensità e alto ritmo del Chievo.

Da salvare come lato positivo il lavoro degli esterni. Di Chiara sulla sinistra in particolare ha disputato una partita autorevole, svolgendo con personalità i suoi compiti. I cross arrivano, ma in mezzo manca il terminale offensivo in grado di spingerla dentro. Poca roba per pensare di ottenere i tre punti.

Scelte di formazione

Vigilia difficile per la Reggina che ha dovuto digerire assenze pesantissime a poche ore dalla partita. Il numero degli indisponibili è ancora alto: Charpentier, Faty, Ménez, Peli, Rossi e sopratutto gli ultimi in ordine cronologica, ovvero Situm e Denis. Da dubbi a obblighi il passo è breve e mister Toscano manda in campo un 11 forzato. Rolando, ritornato dall’infortunio, va subito in campo per evidente necessità. Vicino a Bellomo in avanti gioca Rivas e non Lafferty per una coppia davvero sperimentale, mentre sulla linea difensiva si rivede Loiacono.

Chievo reduce da due sconfitte consecutive contro Lecce e Frosinone. Mister Aglietti recupera per la panchina Renzetti, Morsay e Ciciretti, ma deve fare a meno di nomi pesanti come Fabbro, Vaisanen, Pucciarelli, Giaccherini, Illanes e Obi. Perno di fondamentale importanza tra i titolari è il centrocampista cosentino Garritano. Da segnalare la panchina per il forte attaccante Djordjevic e i ben otto cambi rispetto all'ultima gara.

Gli ex sono in panchina

Non stiamo parlando di giocatori che partono senza una maglia da titolare, ma proprio degli allenatori. Aglietti dalle parti di Reggio non ha di certo bisogno di presentazioni (38 gol in 70 presenze) e il suo legame è forte con la Reggina quanto con Toscano. I due hanno, infatti, giocato insieme in amaranto nella Serie B 1995-’96. La storia a volte crea intrecci semplicemente meravigliosi.

Spostandoci in campo troviamo un altro ex di giornata. Nicola Bellomo è stato tesserato dal Chievo nel 2014, poi una girandola di prestiti fino al 2017. In gialloblu il barese ha collezionato 5 presenze e 1 assist nella Serie A 2014-’15.

Primo tempo a senso unico

Si rischia fin dal 1' in casa Reggina, con il Chievo vicino al gol del vantaggio. La palla riesce ad arrivare in mezzo dopo una serie di deviazioni, ma Canotto scivola e favorisce l'intervento rasoterra di Plizzari. Chievo in costante proiezione offensiva nei minuti iniziali del gioco, mentre gli ospiti sono costretti a difendersi nell'attesa di prendere le giuste misure.

Il Chievo si ripresenta dalle parti di Plizzari al 18'. L'ottimo cross dalla sinistra di Garritano trova in mezzo De Luca. L'imperioso stacco di testa viene ben arginato dall'estremo difensore amaranto. Alla lunga, l'assedio avversario si concretizza e al 25' arriva il gol dei clivensi. Garritano apre splendidamente per lo smarcato De Luca sul lato destro dell'area. Pallone a rimorchio rasoterra per Margiotta che batte con facilità il portiere avversario. Vantaggio più che meritato. La Reggina sembra non poter contenere e contrastare efficacemente i veneti. 

Nuovo brivido per la difesa amaranto al 42'. Canotto scodella in mezzo dalla destra e Margiotta di testa si mangia un gol clamoroso. Il pallone si spegne a pochi centimetri dal primo palo.

Ripresa e pesante tris clivense

Il secondo tempo presenta in avvio il medesimo canovaccio della prima frazione, se pur con una Reggina un pizzico più propositiva. Azione estemporanea al 52' con il lancio lungo in verticale dei clivensi. Difesa amaranto nuovamente scoperta e De Luca riesce ad allungare la gamba quel tanto che basta ad alzarla in rete. La corsa del pallone viene, però, arrestata dall'ottimo intervento del reattivo Plizzari.

La Reggina batte un colpo al 54' ed è clamoroso. Lafferty entra subito nel vivo della partita dopo l'ingresso in campo durante l'intervallo. Posizione non perfetta, con lo specchio della porta quasi totalmente scoperto, ma l'attaccante ex Palermo in area di rigore basso a sinistra riesce comunque a colpire verso la porta su assist di Crisetig, trovando sfortunatamente il palo. Si salva la squadra di Aglietti. 

Il Chievo decide di correre ancor meno pericoli mettendo in ghiaccio la partita. Al 57' Mogos arriva sul fondo da destra e crossa rasoterra. In area di rigore è tutto facile per gli attaccanti gialloblu, viste le marcature sfilacciate degli amaranto. Margiotta raccoglie il pallone e lo scaraventa di gran classe in porta. 2-0 arrivato nel momento migliore della Reggina, dunque da vera doccia fredda per la formazione calabrese.

Mogos ispirato anche al 65'. La sua percussione da destra lo porta per vie centrali. Il successivo tiro è insidioso, ma non centra lo specchio della porta. Il Chievo cala il tris al 75'. Da calcio d'angolo è un colpo di testa a battere Plizzari. Palmiero esegue il corner e sul secondo palo Rigione può colpire indisturbato, gonfiando la rete. La serata di Verona consegna al campionato una difesa amaranto impresentabile. Al 90' la Reggina certifica la serata da dimenticare con un gol clamorosamente sbagliato da Vasic. Calcio d'angolo, colpo di testa di Crisetig in mezzo e palla respinta da Semper. L'attaccante svedese impatta la sfera ma la spedisce in curva da pochi passi. Praticamente a fine gara (92') viene espulso Cotali per somma di cartellini gialli ma la partita è già decisa.

Tabellino e pagelle amaranto

ChievoVerona (4-4-2): Semper; Mogos, Rigione (89' Leverbe), Gigliotti, Cotali; Canotto, Viviani (67' Zuelli), Palmiero (80' Di Noia), Garritano; De Luca (Djordjevic), Margiotta (89' Ciciretti). A disposizione: Seculin, Leverbe, Renzetti, Grubac, Pvlev, Morsay, D'Amico, Rovaglia. Allenatore: Aglietti.

Reggina (3-5-2): Plizzari 6; Loiacono 5.5 (70' Vasic sv), Cionek 5, Delprato 5; Rolando 5, Bianchi 5 (45' Folorunsho 5.5), De Rose 5.5, Crisetig 5, Di Chiara 6 (61' Liotti sv); Bellomo 5.5 (45' Lafferty 5.5), Rivas 5 (81' Mastour sv). A disposizione: Farroni, Guarna, Gasparetto, Stavropoulos, Marcucci. Allenatore: Napoli 5.5.

Arbitro: Giovanni Ayroldi di Molfetta (Prenna di Molfetta e Perrotti di Campobasso). IV uomo: Lorenzo Maggioni di Lecco.

Marcatori: 25' e 57' st Margiotta (C), 75' Rigione (C).

Note – Partita disputata a porte chiuse come da disposizione del Governo in materia di Covid-19. Osservato un minuto di silenzio in memoria di Paolo Rossi. Ammoniti: Bellomo (R) Palmiero (C), Delprato (R), Lafferty (R), Rivas (R), Cotali (C). Espulsi: 92' Cotali (C) per somma di cartellini gialli. Calci d'angolo: 4-2. Recupero: 2' pt, 3' st.

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