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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Ckc Canoa tra trionfi e speranze: “Sede nautica come sogno nel cassetto"

L’intervista al presidente Cosimo Mascianà dopo aver conquistato la prestigiosa coppa Enel a squadre. “Non siamo solo canoa, vorremmo essere presenti per dare quanti più servizi sportivi possibili alla periferia”

Sfidare e riuscire a battere le migliori squadre di Calabria e Sicilia è un traguardo gigantesco che può vantare il sempre virtuoso Ckc Canoa Reggio Calabria. La realtà del presidente Cosimo Mascianà è fresca vincitrice dell’ambita coppa Enel a squadre in quel di Mormanno, in provincia di Cosenza. 

Una vittoria – nel torneo organizzato dallo stesso club reggino e a cui hanno partecipato dodici tra le migliori società delle due regioni in questione - che rappresenta solo l’ultimo in ordine cronologico dei successi che il Ckc Canoa Reggio può vantare. Una storia fatta di duro lavoro, passione per lo sport e il saper superare le difficoltà economiche e strutturali come soltanto i reggini sanno fare. Tra allenamenti, competizioni e campi scuola, l’impegno sul territorio è davvero notevole e di indubbia valenza per i giovani atleti che animano le giornate della squadra, tutto nel segno di un unico nome: il Canoa Kayak Club Canoa Reggio. Non solo canoa, però. La realtà costruita dal presidente Mascianà opera nel quartiere di Archi con una palestra e ha da poco inaugurato un campo di padel, sport sempre più popolare in Italia.

La generale aria di soddisfazione e felicità per l’ultimo successo non può non essere l’occasione giusta per raccogliere il commento del primo artefice dell’ottimo lavoro del club, ovvero il presidente Cosimo Mascianà (nella foto in basso, da profilo Facebook). Gioia per le vittorie sì, ma anche preoccupazione per la questione strutture, come sempre annoso problema sul territorio.

Cosimo Mascianà-2

Ancora fresca l’esultanza per aver organizzato e vinto la coppa Enel. Cosa si prova ad ottenere un traguardo del genere?

“Tra tutte le nostre attività, siamo da sempre organizzatori di eventi. Si era creata una buona situazione a Mormanno sul lago del Pantano, ma ci fu un’interruzione nel 2016 anche per problemi federali. L’Amministrazione locale ci ha chiesto di ritornare e organizzare una nuova competizione. Il bacino del lago del Pantano è dell’Enel e hanno deciso di contribuire. Ci auguriamo che possa essere riproposto nei prossimi anni. Con la partecipazione di 12 squadre provenienti da Calabria e Sicilia molto forti e agguerrite, non pensavamo di vincere la competizione. Anche perché abbiamo una squadra in ricostruzione con molti giovani, ma siamo risultati prima società classificata.”

Ckc Canoa Reggio Calabria - Coppa Enel 2021-2

Quali sono adesso i prossimi impegni e le aspettative per il futuro?

“Siamo una piccola realtà, ma consolidata nel quartiere di Archi. Non siamo solo canoa, ma abbiamo una palestra di riferimento e anche il Ckc Garden per l’attività da fare all’aperto, nata per far fronte alle norme anti Covid. Abbiamo inaugurato tre mesi fa un campo da padel, che doveva essere il primo in Calabria ed era programmato per quattro anni fa. Adesso ci siamo avvicinati a questa disciplina. 

Vorremmo essere presenti per dare quanti più servizi sportivi possibili alla periferia. Stiamo promuovendo la scuola canoa che è attiva tutto l’anno. Abbiamo anche i centri estivi con diversi ragazzini che stanno praticando vari sport di supporto oltre la canoa. Siamo i pochi in Calabria ad essere accreditati all’accademia di Jill Cooper e pratichiamo il super jump. Non siamo la Viola o la Reggina, ma cerchiamo di difenderci nel nostro piccolo. I nostri istruttori sono ben voluti.
 
Per quanto riguarda la stagione agonistica della canoa, a fine luglio saremo impegnati nella prova interregionale Centro Sud a Castel Gandolfo. Il 22 agosto ci sarà il campionato regionale a Lorica e poi a settembre concludiamo l’attività con le manifestazioni più importanti all’idroscalo di Milano per i campionati assoluti e in Trentino a Caldonazzo per i nazionali giovanili.”

Qual’è il suo grande sogno in relazione al Ckc Canoa Reggio?

“Il mio sogno come presidente – ruolo che ricopro ormai da 28 anni - l’ho già coronato, vincendo un titolo italiano assoluto nel 2019. Ci siamo riusciti grazie a Giovanni Penato. É cresciuto da noi, si è allenato sullo Stretto e abbiamo dimostrato a tutta Italia che allenandoci a mare si può vincere un titolo italiano juniores. Oggi lui sta cercando di entrare nelle Fiamme gialle. Un risultato del genere non è stato considerato da nessuno. Non lo dico per noi, ma per il ragazzo. Non c’è stata nessuna Amministrazione comunale con un riconoscimento, nemmeno il Coni.

Rivivi il trionfo del Ckc Canoa Reggio ai campionati italiani 2019

Poi ho un secondo sogno nel cassetto che non so se in questa città sarà destinato a rimanere nel cassetto. Si tratta di avere una sede nautica dove poter impiantare una scuola di canoa e canottaggio, ma qui si fa spazio per tutto, ma uno per la canoa non lo trovano.”

Negli anni non sono mancate le difficoltà, secondo lei serve un’attenzione maggiore da parte del territorio?

“Lo sport in Italia è cambiato. Non ci sono più i contributi di 20 anni fa. Ti devi dare da fare. Il dirigente sportivo deve mantenere la sua passione sportiva e si deve anche sapere attrezzare nella ricerca di sponsor e contatti per recuperare la parte economica che ti permette di andare avanti. Se non hai una struttura, chi viene a sponsorizzarti? Se non si ha un impianto che ti dia visibilità diventa più difficile tutto e siamo destinati a morire.

Andare su e giù in tutta Italia non è, poi, facile. Ogni volta dobbiamo far partire un pulmino con rimorchio per portare le canoe. Abbiamo dovuto attrezzare una palestra con dei simulatori. Però non ci lamentiamo e andiamo avanti ugualmente. Le varie Amministrazioni non si rendono conto di quello che potrebbe portare il turismo sportivo.” 

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