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Pallavolo bloccata e vivai da tutelare, Battaglia: “Ripartire con base più avanzata”

L’allenatore villese Rocco Battaglia, intervenuto a ReggioToday, ha analizzato la situazione del movimento provinciale dopo l’annullamento dei campionati e la possibile ripresa

Lo sport di ogni ordine e grado dovrà ricostruire da ciò che rimarrà nel post Coronavirus. La pandemia ha spazzato via la maggior parte delle competizioni. Fatta eccezione per il calcio, dove si cerca di trovare una soluzione per un’eventuale ripartenza, molte discipline hanno chiuso anzitempo tornei e campionati. 

Rocco Domenico Battaglia-2Entrando nello specifico della pallavolo, attività ampiamente praticata sul territorio di Reggio e provincia, lo shock dell'annullamento di ogni divisione senza nessuna assegnazione si è fatto sentire. Noi di ReggioToday abbiamo raggiunto un esponente di indubbio spessore nel movimento reggino: Rocco Battaglia (in foto). L’allenatore di Villa San Giovanni, nell’ultima stagione impegnato anche tra Cav Gallico e Città Metropolitana ma sempre in prima linea tra le fila della Villese Volley per il settore giovanile e non solo, ha commentato le recenti novità e sopratutto il futuro della pallavolo locale.

Da allenatore come ha preso la decisione della Fipav?

“Fermare i campionati è una decisione sacrosanta e andava presa anche leggermente in anticipo rispetto a quanto fatto. Sulla cancellazione del campionato, però, non sono particolarmente d’accordo. 3/4 di stagione era avviata e si poteva trovare una formula che premiasse gli sforzi di chi aveva fatto bene e facesse prendere le giuste responsabilità a chi aveva fatto male. Io mi trovo in entrambe le situazioni: con il Gallico lottavamo per salvarci e con la maschile per la promozione. Si poteva trovare un modo per non vanificare la stagione. 

Nel settore giovanile, invece, pur avendo chiuso gli attuali campionati,  per il prossimo anno sono state spostate le categorie e si potrà recuperare un anno che le atlete hanno perso."

In che modo potrà ripartire l’intero movimento provinciale?

“Bisogna rimboccarsi le maniche. Il lungo stop porta a riorganizzarsi. Chi ha lavorato bene con il settore giovanile è più avvantaggiato. Oltre alla crisi tecnico-tattica, la più difficile sarà quella economica e si dovrà rivedere l’organizzazione e il budget d’investimento. C’è il rischio che molte squadre non si presentino ai prossimi campionati. Certamente chi potrà attingere da vivai ben avviati avrà possibilità in più.”

Come si gestisce da casa il settore giovanile?

“Non abbiamo avuto linee giuda dalla federazione o da altri enti, se  non quello di interrompere l’attività. Noi abbiamo continuato a tenerci in contatto con le under. Dai primi di marzo fino ad oggi, continuiamo a dare una programmazione per allenamenti quotidiani mirati al lato atletico. Inevitabilmente i discorsi tecnico-tattici subiscono un rallentamento nella crescita delle atlete. Se per maggio o giugno si riuscirà a tornare in palestra, riprenderemo la stagione anche per quanto riguarda la parte tecnica, così da ripartire a settembre nei prossimi campionati con una base molto più avanzata.”

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