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ReggioinGioco, Cicciù lancia l'allarme: "Il 70% delle società sportive rischia di scomparire"

Il consigliere Csi, presente al virtual meeting di Anci giovani sul futuro dello sport reggino, ha proposto di "attingere dagli introiti dei giochi/perdizione per sostenere lo sport giovanile"

Tante incognite, molti dubbi e nessuna certezza. Lo sport italiano è fermo e non conosce il suo futuro. L'emergenza coronavirus è l'arbitro su tutti i campi, ad ogni livello e in ogni disciplina. Una delle incognite resta il danno economico che, comunque si decida di riprendere, sarà enorme e di conseguenza servono necessariamente degli strumenti per assistere ogni realtà sportiva.

Il tema, relativo al nostro territorio, è stato ampiamente discusso durante il virtual meeting partecipativo "ReggioinGioco", con quasi 4.000 visualizzazioni all'attivo, organizzato da Anci giovani dell'area metropolitana di Reggio Calabria e che ha visto la presenza di Coni, Governo, Istituzioni locali, Federazioni, Enti di promozione,  associazioni, ma anche cittadini. Dall'incontro sono nate proposte, idee e anche preoccupazioni per ciò che succederà in futuro.

Il presidente provinciale e consigliere nazionale del Csi Paolo Cicciù e il consigliere metropolitano al bilancio e alle politiche giovanili Antonino Castorina hanno entrambi sottolineato che: "rimettere al centro lo sport e le realtà sportive in questo momento di grave crisi è necessario per ripartire al meglio e in maniera più incisiva quando questa emergenza sarà passata. Le società sportive svolgono un ruolo fondamentale per le nostre comunità. Consentono tra mille difficoltà a centinaia di ragazzi di poter praticare sport e di poter socializzare, assolvendo un obbligo fondamentale per la formazione dei nostri giovani."

Gli interventi

L'onorevole Nicola Provenza, componente della commissione Affari sociali della camera dei deputati, ha mostrato disponibilità a sostenere lo sport di base etichettandolo come "strumento indispensabile per la crescita del territorio e di intere generazioni." Lo stesso rappresentante politico ha preso l'impegno di trasmettere il documento di idee dell'Anci giovani direttamente al ministro dello sport Spadafora.

 Il responsabile relazioni esterne dell'Aic, Fabio Appetiti ha ribadito che: "prima di tutti e tutto, vengono le persone. In questo momento, tutto lo sport, ha bisogno di ritrovarsi intorno ai valori che da sempre hanno generato la pratica sportiva".

Un incontro certamente soddisfacente, al quale hanno partecipato anche Paolo Surace della Fip Calabria, Domenico Panuccio della Fipav, Ludovica Politi stella del Calcio a 5 femminile, Luca Laganà per la Lumaka, Francesco Creazzo del trust Viola.

Le conclusioni

I commenti e le varie analisi hanno lasciato spazio ad un'unica e vera consapevolezza: fare squadre in un momento difficile, così da salvare lo sport a Reggio Calabria. Un'idea interessante nata dal confronto è legata alla creazione di un gruppo di lavoro che metta al centro i valori sportivi quali educazione ed aggregazione.

Grazie al contributo dell'Aic e del Governo nasce anche la proposta di aprire il prossimo anno sportivo tutti insieme. Una grande festa dello sport con Federazioni, Enti di promozione,  Associazioni Sportive, famiglie in campo per: "A Reggio vive la Comunità dello Sport ".

Si è, inoltre, parlato anche di bandi specifici per sostenere le associazioni, sospensione degli affitti relativi agli impianti sportivi, agevolazioni per l'uso delle palestre, contributi e sgravi fiscali.

Paolo Cicciù ha lanciato la proposta al Governo di "attingere  dagli introiti dei giochi/perdizione che creano solo dipendenza e disagio (slot, lotto, scommesse sportive  e gratta e vinci) per sostenere lo sport giovanile. Il 70% delle società sportive rischia di scomparire! Il gruppo di lavoro, nei prossimi giorni, scriverà anche una lettera al Presidente della Fondazione con il Sud, dott. Borgomeo, per ipotizzare un bando specifico su Sport, educazione e sviluppo territorio. Sarebbe un modo lungimirante per sostenere lo sport di base, lo sport giovanile  e le associazioni del Sud".

L'intero meeting virtuale è stato chiuso dal presidente del Coni Calabria Condipodero, il quale ha puntato sulla maggiore unità che lo sport necessita oltre all'utilizzo di regole chiare e condivise.

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