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Pagellone Reggina 2020-'21, il tecnico: la rivoluzione gentile firmata Marco Baroni

Riviviamo la stagione amaranto, un protagonista alla volta. Oggi tocca al mister, vero ago della bilancia per la svolta e l'obiettivo salvezza. Da subentrato incide subito, per poi sognare i playoff

Eleganza, cultura del lavoro e gentilezza, ma davvero tanta gentilezza nell’applicare i suoi dogmi alle caratteristiche dei suoi giocatori. Eccole le tre caratteristiche che rappresentano alla perfezione l'attitudine di Marco Baroni applicate ad una missione chiamata Reggina iniziata dai bassifondi della classifica e conclusa sognando le alte vette.

Certo, è e sarà solo l'inizio. In futuro c'è una nuova stagione da vivere con il condottiero fiorentino in panchina fin dal primo giorno. Ma oggi ci si può fermare un attimo ad ammirare quell'affresco che Baroni ha dipinto tra Sant'Agata e Granillo, come se fosse alla Galleria degli Uffizi di "casa sua". Già, perché non era scontato salvare la squadra. Gli amaranto navigavano in acque tempestose e cambiare l'allenatore rappresentava l'unica soluzione possibile, se pur dolorosa considerando il distacco da mister promozione Mimmo Toscano.

L'avvento di Baroni, inizialmente, ha rappresentato un salvagente gettato in mare nella speranza che qualcosa accadesse e che qualcuno venisse recuperato. L'allenatore fiorentino ha fatto molto di più, ma è andato per gradi. Prima di tutto il mercato, in comune accordo con il ds Taibi, impostato su giovani e gente vogliosa di mettersi in mostra e dunque motivata. Tutti acquisti azzeccati, non è un caso. Poi, però, una volta scelti i colori bisogna saper impugnare il pennello sulla tela e dipingere. Qui entra in gioco il tocco gentile del Baroni pensiero, incentrato prima sulla psicologia del giocatore e poi sulle caratteristiche tattiche.

La stagione della pandemia ha imposto determinati ritmi, dunque, soprattutto la gestione delle energie è stata fondamentale. In questo Baroni è riuscito a far passare il messaggio che le riserve non sono tali, ma risorse anche più importanti dei titolari da sfruttare a gara in corso. Tale concetto è andato poi a mescolarsi ad un'improntata tattica basata su due dogmi: utilizzo costante delle corsie esterne e densità in area di rigore con tagli, inserimenti e sovrapposizioni. Un gioco votato all'attacco, ma comunque con dei solidi principi in una linea difensiva tenuta poi non così bassa, perchè per caratteristiche non ci si poteva difendere nella propria area di rigore. Il tutto permette alla Reggina di spiccare il volo.

Il girone di ritorno è l'emblema perfetto di quanto possa rendere il lavoro di Baroni se tutte le componenti sopracitate vengono curate nei minimi dettagli. Una cavalcata pazzesca che ha portato la Reggina dal terzultimo all'undicesimo posto. La salvezza promessa a Gallo è arrivata con largo anticipo e poi quello "sfizio" dell'opportunità playoff.

Ecco, in un certo senso è un bene che la Reggina ai playoff non ci sia andata. Proprio lì, dov'è mancato quel passo in più, il Baroni pensiero potrà infilarsi nella prossima stagione per puntare ad alzare l'asticella. Per farlo serviranno le doti di sempre: ambizione, umiltà e gentilezza. Il meglio - si può dire eccome - deve ancora venire.

Il voto

reggina_ascoli baroni 01-2Baroni 8.5: Attenzione, però, non solo lui. Fondamentale per la buona riuscita della stagione tutto lo staff tecnico, a cominciare dal grande gestore di uomini che è Fabio Del Rosso. Un lavoro di squadra bel collaudato, in grado di condurre al raggiungimento dell'obiettivo primario. Alzarlo il voto non sarà facile, ma i margini ci sono. Prossimo passo il rinnovo del contratto. Colpi di scena, in tal senso, non sono attesi.

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