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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Pallavolo tra dubbi e speranze, Notaro: "Stiamo lottando per avere la B1"

Il direttore sportivo della Volley Reghion, squadra reggina protagonista nell’ultimo campionato di Serie B2 femminile, ha posto l'accento anche sul settore giovanile: "Per fare attività ai ragazzi ce ne vuole"

La ripresa si fa attendere. Gli sport di squadra non potranno ritornare all’attività sportiva dal 4 maggio, come invece succederà per le discipline individuali. La pallavolo, pur avendo già detto addio alla stagione 2019-’20, ha ancora il discorso promozioni da sistemare.

L’impronosticabile situazione legata al coronavirus e l’annullamento di ogni campionato ha aumentato i dubbi sul futuro della disciplina sportiva, con tutte le principali società reggine impegnate a dover fronteggiare prima o poi l’interrogativo: come ripartiremo?

Notaro Gianluca-2La serie di interviste sul tema realizzare da ReggioToday, ci porta oggi in casa Reghion. Grazie alle parole del direttore sportivo Gianluca Notaro (in foto), abbiamo fatto il punto per una squadra che prima della pandemia stava già assaporando il meritato salto di categoria.

Come avete preso la chiusura anticipata dell’annata?

“Ci siamo visti bloccati un campionato dominato, incontrando la seconda in classifica sia all’andata che al ritorno. Siamo riusciti a vincere a Messina in un palazzetto con 400 persone. Abbiamo giocato anche in Coppa Italia con le migliori 10 squadre nazionali e in una settimana siamo scesi in campo mercoledì a Torre Annunziata e sabato nello scontro diretto a Messina vinto 3-2. Credo sia chiara la forza della squadra. Ragazze, mister e presidente si sono visti svanire un sogno, è stata una mazzata soprattutto per le giocatrici che hanno dato tutto. La squadra avrebbe vinto il campionato perché avevamo gli attributi per riuscirci.”

Avete ancora speranze per l’eventuale promozione?

“Io non parlo di ripescaggio perché la squadra non la merita, serve invece una riammissione. Biosgna rivedere i gironi e consentirci di fare la B1 e stiamo lottando per averla. Il futuro non lo conosciamo. A seconda di come reagirà il virus si capirà quanto bisogna stare fermi, ma l’annata è conclusa e devi dare i meriti ai primi. Nel nostro girone ci sono squadre a zero punti e così si sta sfavorendo noi e favorendo gli altri. Bisogna prendere le primi 10 di ogni gruppo e portarle alla B1. Con tutte le società prime in classifica abbiamo un intento comune e cercheremo la riammissione in B1. Chiedo soltanto la promozione perché l’abbiamo vinta sul campo. Il campionato è chiuso e dichiarandolo tale, devono proclamare un vincitore."

Quali conseguenze creerà il coronavirus per la prossima stagione?

“A questa domanda non posso rispondere, perché secondo me non comincerà la stagione fin quando non si troveranno le soluzioni. Bisogna convivere con il covid-19 o è il virus stesso che se ne deve andare. Se la federazione non ha i requisiti dal comitato scientifico, aspetteremo finché non ci sarà una svolta.”

State mantenendo un programma di allenamento da casa con le giocatrici?

"No, perché siamo fermi da tempo. Sono state in movimento loro in casa, ma la stagione è chiusa e devono mantenersi personalmente. A certi livelli bisogna fare una preparazione importante.”

Quanto sarà difficile ripartire per il settore giovanile?

“Soprattutto per loro sarà il problema, perché chi ti porta più una bambina ad allenarsi? I genitori avranno fiducia? All’aperto è un altro discorso, ma è difficile adesso. Per fare attività ai ragazzi ce ne vuole. Prima o poi si si deve ripartire, ma vogliamo delle garanzie.”

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