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Reggina-Ascoli, Baroni: "Ci vuole testa leggera e spirito combattivo di chi si nutre di sfide"

Stadio Granillo alle ore 14: è l’appuntamento per domani con la terzultima partita della stagione regolare. Oggi le parole del mister amaranto in conferenza stampa da remoto

Giorni frenetici dalle parti del Sant'Agata. Partite ravvicinate da preparare, giri di test anti Covid da effettuare e una volata finale scandita da un sogno chiamato playoff. Insomma, alla Reggina é tempo di conoscere il destino di una Serie B che potrebbe regalare qualcosa di straordinario, visto anche da dove si era partiti. 

Approcciare le ultime tre partite un passo alla volta è il miglior modo per provare ad entrare tra le prime otto, quindi testa solo ed esclusivamente all'Ascoli di domani. Lo lascia intendere anche mister Baroni, che ha parlato così in conferenza: "Non mi preoccupano le energie nervose. Quando sei così in corsa per un obiettivo non programmato, la testa deve andare. Abbiamo recuperato fisicamente che è la cosa principale. La squadra c'è e lo sta dimostrando. Domani siamo pronti. Dobbiamo avere rispetto di tutti gli avversari, ma più è importante e maggiore lo è la gara. Non bisogna lasciare nulla di intentato, ci vole anche la testa leggera e lo spirito combattivo di chi si nutre di sfide. L'Ascoli è pericoloso offensivamente, hanno individualità anche dal punto di vista balistico. Serve gara di ritmo e voglia."

Indisponibili 

"Lakicevic sta bene. L'avevo tenuto fermo perchè non era molto sereno ed era giusto in quel momento sistemare le situazioni legate più alla testa. Ora il ragazzo è ok. Edera è rimasto fermo precauzionalmente ieri ma oggi ha svolto l'allenamento. Recuperiamo Montalto dalla squalificata e poi chiaramente la situazione di Situm la conoscete (ha contratto il Covid, ndr)"

Scelte di formazione

"Folorunsho è entrato bene a Cremona, doveva ricentrarsi sul percorso e l'aspetto della lettura nella partita. Fortemente candidato ad andare in campo domani. Nella nostra rosa hanno giocato in molti perchè ognuno deve essere la forza della squadra e da questo punto di vista non sbaglio, i calciatori sono pronti. I cambi poi sono fondamentali. Quando calano alcuni ritmi, chi entra è determinante.

Due punte? Non è stato un cambio, a volte anche la posizione del trequartista se si alza diventa un 4-4-2. L'aspetto più importante è stare dentro la partita nella lettura."

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