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Reggina, Del Rosso e Petruolo: "La fame per la salvezza deve essere la stessa adesso"

Conferenza stampa dell'allenatore in seconda e del preparatore atletico amaranto. Per il vice: "Baroni è stato bravo a lavorare sul lato mentale. Per i giocatori rapporto schietto"

L'attesa è sempre snervante, quasi frustrante perchè si vorrebbe sempre vedere la propria squadra giocare, soprattutto se manca solo il verdetto finale da scoprire. Vanno così i periodi di sosta a questo punto della stagione. Certo, la Serie B ferma per Covid nessuno l'aveva programmata o ipotizzata, ma ormai è un dato di fatto e dunque la concentrazione è tutta verso l'1 maggio, giorno della ripresa per le ultime quattro giornate.

La Reggina lavora al Sant'Agata, tra preoccupazione adesso rientrata per le positività al Covid e allenamenti cruciali per farsi trovare al meglio con i prossimi appuntamenti. La volata finale può riservare grandi soddisfazioni ma serve il contributo di tutti, dai giocatori allo staff tecnico. Proprio in quest'ultimo gruppo agiscono quotidianamente Fabrizio Del Rosso e Andrea Petruolo.

Rispettivamente vice allenatore e preparatore atletico, oggi è stata la loro giornata. Prima conferenza stampa amaranto dedicata alle due figure, dunque temi da sviluppare e sensazioni da pesare in vista delle partite.

Fabrizio Del Rosso

"La mia esperienza? Mi ritengo molto fortunato perchè ho fatto varie esperienze anche all'estero e ti aprono la mente. Il mio percorso di allenatore è stato variegato, partendo dal settore giovanile per poi approdare alle prime squadre. Il tutto coronato in Cina con Marcello Lippi, altamente formativa perchè parliamo del top con una persona che mi ha fatto capire tante cose. Sono cresciuto insieme a Baroni nel settore giovanile della Fiorentina. Poi lui da giocatore ha fatto una carriera di alti livelli, io modesta. Da allenatori ci siamo ritrovati casualmente alla Juventus. A Novara ho iniziato a collaborare con lui e poi anche al Benevento prima di ritornare in Cina per la nazionale cinese.Del Rosso Fabrizio - allenatore in seconda Reggina-2

Calcio europeo e asiatico? Rifarei l'esperienza in Cina, è un calcio diverso ma ha degli aspetti positivi. C'erano molte problematiche e Lippi ha aperto gli occhi all'intero movimento anche per la gestione fuori dal campo. Ci sono giocatori molto interessanti che potrebbero giocare in Europa, è in continua evoluzione.

La classifica quando siamo arrivati? A livello tecnico c'è stato uno confronto sulle caratteristiche della squadra. C'erano dei problemi ed è stato individuato il cambio del modulo, poi Baroni è stato bravo a lavorare sul lato mentale. Ha dato sicurezza facendo poche cose ma fatte bene. La squadra aveva perso fiducia inizialmente ma ha sempre dato il massimo. Abbiamo responsabilizzato i giocatori con compiti semplici.

La qualità migliore di Baroni? Vive 24 ore su 24 il suo lavoro. Per i giocatori cerca sempre di avere un rapporto schietto e diretto. Li coinvolge e li responsabilizza.

Rush finale? La nostra mentalità non è cambiata e siamo arrivati a giocare qualcosa di importante. Il nostro futuro è la partita contro la Cremonese. Poi vedremo come sarà andato il risultato. La fame che avevamo nel raggiungere la salvezza, deve essere la stessa per le prossime partite del campionato. Deve essere un marchio di fabbrica. Baroni ha impostato la squadra con un certo tipo di atteggiamento. In Serie B è tutto difficile, bisogna partire sempre con una prestazione a livello fisico e mentale importante. Quello che fanno le altre squadre non ci interessa. Sosta? Meglio giocare perchè la squadra era in fiducia. Quando il ferro è caldo va battuto. Il gruppo è cresciuto sotto tutti i punti di vista. Durante l'allenamento a volte siamo soddisfatti nel vedere come si allenano i ragazzi. Hanno talmente tanta esuberanza che dovremmo frenarli. Questo è dettato dallo stare bene insieme. Questo grazie al lavoro di tutti, dal medico ad ds che è sempre con noi. Le cose non vengono per caso."

Andrea Petruolo

Parola anche al preparatore atletico amaranto (in foto durante la conferenza, da Reggina): "Questa settimana è stata improntata diversamente rispetto a quanto programmato inizialmente. Con la sosta del campionato ci siamo concentrati su delle corse che giocando tanto era difficile da sviluppare. Abbiamo dovuto fare degli allenamenti distanziati e con lo staff abbiamo cercato di sviluppare dei settori con gesti tecnici non potendo fare la parte con palla in maniera classica. Ci siamo concentrati anche sui aspetti specifici di forza sul campo. Ieri si è potuto fare una partita e un'amichevole per mettere altre componenti.

Petruolo e Del Rosso - conferenza stampa 1-2

Folorunsho ha delle qualità innate. Il mister ha avuto la bravura di saperle tirare fuori. Il modo di allenare di Baroni enfatizza anche questo aspetto qua. Volata finale? La squadra ha una condizione omogenea. Tutti i giocatori hanno giocato tanto. Le partite ravvicinate sono difficili da affrontare per tutti. Arrivare al meglio permette all'allenatore di fare diverse scelte. Dobbiamo lavorare tanto sulle strategie di recupero.

Condizione atletica appena arrivati? L'aspetto mentale incide tanto. Abbiamo cercato di capire le diverse situazioni e poi portato tutti al miglior livello per il gioco del mister. Nell'era Covid la preparazione è sicuramente cambiata perchè ci sono tante partite ravvicinate quindi se capita una situazione di Covid il giocatore ha poco tempo per ritornare ai livelli utili per giocare in maniera ottimale. Serve tanto monitoraggio incrociando sempre i dati con la parte sanitaria e mentale per far rientrare il giocatore in clima da campo e spogliatoio, andando a lavorare sugli aspetti specifici e mantenere se possibile i livelli fisici.

La mia prima esperienza con il mister è stata a Benevento. Ho iniziato molto presto, ho lavorato in qualche settore giovanile in Serie B e all'esterno. Poi ho avuto una collaborazione con un centro di ricerca. Dopo Novara il mister si è trovato senza preparatore e ci siamo ritrovati. Lo ringrazio e speriamo di continuare."

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