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Reggina, Toscano si presenta: "Ci auguriamo di essere protagonisti nel campionato"

Il nuovo allenatore della compagine amaranto ha parlato in conferenza stampa insieme al presidente Luca Gallo. Per lui si tratta di un ritorno, dopo aver calcato il prato verde del Granillo da giocatore

La nuova stagione può dirsi finalmente iniziata. L'annuncio di Mimmo Toscano come allenatore della Reggina ha aperto tutti i temi che ci accompagneranno attraverso la calda estate, fino alle porte del campionato. L'annata che attende gli amaranto si preannuncia decisamente ambiziosa. Dopo aver raggiunto i playoff nell'anno da poco archiviato, la piazza spera in un ulteriore un salto di qualità. Alzare l'asticella significa lottare concretamente e fino in fondo per la promozione in Serie B. Ecco spiegato il motivo delle alte aspettative rivolte verso il progetto, dove alla base troviamo un tecnico reggino ed esperto in salti di categoria.

Durante l'odierna presentazione, avvenuta nella sala stampa dello stadio Granillo, Toscano ha raccontato le sue emozioni per il ritorno in riva allo Stretto: "Ritrovo tanta gente che in passato ci ha legato a momenti particolari. Ci sono delle situazioni facili e altre meno facili, la mia trattativa non era facile. Devo ringraziare i dirigenti che mi hanno aspettato. Ci eravamo stretti la mano, sapevano che nel momento in cui mi sarei liberato dalla Feralpi non avrei preso altro. Il mio sogno era ritornare nella mia città e su quella panchina. Sarà il nostro lavoro che determinerà queste situazioni. Sarà un campionato arduo e difficile. Ci saranno 7 squadre che hanno fatto meglio di noi l'anno scorso e dobbiamo scalare queste posizioni e di lavoro ne abbiamo tanto. Dobbiamo commettere meno errori degli altri. Ci auguriamo di essere protagonisti nel campionato attraverso il nostro lavoro. Bisogna avere le idee chiare e avere compattezza. Tutte le componenti portano punti, se si va nella direzione e si è tutti uniti qualche punto in più lo possiamo fare. Sono felice di essere tornato e sono stati smossi grandi sentimenti. La base di tutto deve essere un senso d'appartenenza alla maglia e agli obiettivi da raggiungere. Trasmettere a quella gente l'mmedesimazione nei ragazzi in campo. Non vedo l'ora di iniziare. Per me la Reggina è la mia infanzia, la mia crescita calcistica. Ho giocato e vinto in questo campo, ritrovarmi in quella panchina con così tanti ricordi è fantastico. Dire che sono felice non da l'idea delle emozioni che sto vivendo e spero di tornare a viverne altre."

Mercato e idee tattiche - "Nell'aspetto tecnico ci siamo andati in modo marginale. Si stanno facendo delle valutazioni generali, mie e della società. Da lì cercheremo di capire chi fa al caso nostro, scegliendo prima l'uomo. In questo girone ci vuole prima l'uomo, un calciatore che ha l'ambizione di voler lasciare un segno a Reggio Calabria. Serve una cultura del lavoro molto forte. L'acquisto più importante deve essere quel pubblico che ho visto nella partita con il Monopoli. La Reggina non può prescindere da quello. Sarà un nuovo acquisto da non poter prescindere. Moduli? C'è un'idea, ma conta poco. Serve cucire il sistema adatto per i materiali che abbiamo. Non sono un integralista e ho giocato in tanti modi diversi."

Il rapporto con il presidente - "Il presidente ti trasmette entusiasmo, motivazione e ambizione. Far ritornare questo entusiasmo non era facile e se c'è riuscito è perché vuole fare cose importanti. Quando si costruisce una base solida, si riescono a contrastare gli scossoni. C'è tanta voglia di fare e ricostruire da parte del presidente. Il calcio non è una scelta esatta. "

Rapporto con Drago - "Conoscevo Andrea, era in organico ed è sotto contratto con la Reggina. Ci siamo fatti una chiacchierata e molte cose da fare coincidevano. Lo reputo una persona seria e ho ritenuto opportuno che facesse parte del mio staff."

Attaccante più forte mai allenato - "Ne ho avuto abbastanza ma forse direi Antenucci."

La Reggina dello scorso anno - "Ho visto diverse partite. Dipende tanto dalla direzione che prenderemo, è una squadra che ha fatto 55 punti e l'organico non ha fatto un cattivo campionato. C'è una base importante secondo me, dove bisogna intervenire senza sbagliare molto."

Tipologia di squadra da creare - "Deve essere una squadra che sa lottare, aggressiva, propositiva e che sappia lottare con chiunque sapendo di aver dato il massimo e forse di più. Squadre che giocano bene al calcio ne ho viste poche in questo girone. L'anno scorso ho fatto il girone b ed è stato completamente diverso. Qua un po di differenza tra le varie squadre è più evidente."

Coppa Italia - "Adesso è prematuro dire di dare importanza alla coppa. Dipende dall'organico che avrai e decideremo dopo. La puoi sostenere se hai un organico lungo. Andare in fondo e vincerla sarà prematuro."

Ricordo della promozione conquistata da giocatore -  "La più grossa soddisfazione dal punto di vista calcistico, perché venivo da due anni di infortunio travagliato. Quando si vincono i campionato bisogna che si crei subito una certa alchimia. Ancora con quel gruppo ci sentiamo. C'era grinta, fisicità, tecnica, fame, voglia e ambizioni. Fu una cavalcata incredibile."

Sede del ritiro - "Stiamo valutando se farlo al  Sant'Agata".
 

Le parole del presidente Gallo

In un'occasione così speciale non poteva non essere presente anche il numero 1 amaranto. Accanto al neo mister, il presidente ha preso la parola per spiegare la novità in panchina: "Sono contento di stare qui per presentare il nuovo tecnico della Reggina. Questa è una conferenza incentrata su di lui. L'abbiamo inseguito per parecchio, ma non volevo fare errori. Ci abbiamo pensato bene sopra e alla fine è la scelta migliore che potevamo fare. Vorrei fare un ringraziamento doveroso alla filiale Intesa San Paolo di Reggio Calabria per immissione in tempi velocissimi per la fideiussione del Sant'Agata. Sono felice perchè aver portato Domenico Toscano a Reggio è una grande soddisfazione. Credo che la stagione non potesse iniziare meglio."

Problematica tribuna est - "Il fatto che Reggio fosse una città con determinate problematiche l'ho sempre saputo. Quando ho deciso di investire a Reggio, sapevo di venire in una città che poteva avere delle problematiche. Qui alcune cose sono un po più accentuate, ma accadono anche da altre parti. Sapevo che mi sarei potuto imbattere in alcune situazioni, ma non mi importa, preferisco imbattermi in queste situazioni a Reggio piuttosto che investire in altre città che non ha problematiche. Bisognerà risolverla e credo che il comune la risolverà. Io vorrei improntare questa stagione tutti insiemi. Per arrivare ad un grosso risultato, tutte le componenti devono remare nella stessa situazione. Se cominciamo a fare frizioni ad inizio stagioni già parte male. Quando il Granillo diventerà proprietà della Reggina certe cose le gestirò direttamente io."

Interessamento sulla Viola - "Un mese fa chiesi informazioni sulla Viola, mi dispiaceva come stava andando la cosa, perché è una squadra di Reggio ed è insito che mi interessava. Mi sono accorto che già soltanto pensandoci mi toglieva qualcosa alla Reggina. Ho, per questo, pensato di non immettermi in quella situazione. Lo comunicai alle istituzioni un mese fa." 

Ambizioni Reggina - "Io ho sempre pensato e continuo a pensarci. Ho una 'fissa'. La società viaggia in due tronconi che poi si uniscono: parte societaria e sportiva. Il fatto che in altri contesti si parli di me non significa che le cose non si fanno. Io ho preso il Sant'Agata nell'ultimo periodo. Se voi andate a vedere l'esposizione economica per il centro è un'esposizione molto importante, superiore ad 1 milione 200 mila euro. Se poi andiamo a vedere quelle che saranno le migliorie da apporre al Sant'Agata superiamo una cifra di 1 milione e mezzo. Più o meno ci costerà 3 milioni di euro. Questa è la parte societaria. Quando tu fai l'iscrizione al campionato devi andare a sistemare qualsiasi pendenza con l'anno precedente. Quando sono andato a scrivere la società ne sono uscite tantissime di situazioni, grandi e piccole. Io li ho dovute sistemare tutte. Ho dovuto sistemare economicamente tutta la parte pregressa. Anche l'iscrizione non è stata così semplice, Il fatto di aprire e costruire di sana pianta una sede nel centro, sono tutte cose che ho fatto con piacere. La parte societaria è il mio mestiere. Poi c'è la parte tecnica. Io posso avallare un acquisto di un calciatore a livello economico ma non a livello tecnico. Ho uno staff abbastanza nutrito, dove loro decidono e naturalmente lo fanno insieme al tecnico che è la base portante del pensiero della squadra. Se io arrivo ad investire tutti questi soldi per creare la base societaria, poi che faccio ridimensiono le mie ambizioni? Chiaro è che mi aspetto dei risultati tecnici. Le due cose sono correlate, io non capisco perché si possa soltanto pensare al ridimensionamento. I nomi nel calciomercato servono poco, servono giocatori che conoscano il campionato. Bisogna prendere calciatori adatti alla categoria. Ci vogliono caratteristiche umane e tecniche di un certo tipo per giocare in Serie C. Se questi calciatori non hanno nome altisonanti non serve che lo abbiamo, ma che facciano bene il loro lavoro." 

Bilancio primi mesi da presidente - "Non ho fatto nulla. Per quello che ho in mente per il club ancora non ho fatto nulla. Ho trovato una situazione che dire negativa è un eufemismo. Ho cercato di risovere le cose più impellenti, ma ancora devo fare molto."

Progressi del club - "Posso dire con estrema sincerità che il club è sano dal punto di vista economico. Quando sono arrivato io era una barca che faceva acqua da tutte le parti. Non ha un euro di debito. Tutte le novità facevano parte di quel progetto che avevo detto di fare, con domani ho risanato il club e da domani in poi mi posso concentrare più sulla parte tecnica, facendo da spettatore e vedere quello che fanno le cose. Io ho finito, ho ripreso tutto, Tutto quello che avevo detto all'inizio ho fatto tutto, punto dopo punto." 

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