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Colossale occasione sprecata, una buona Reggina perde contro un Lecce non brillante

La partita del Granillo termina 0-1. A deciderla è Stepinski nel primo tempo, ma il dominio è quasi totalmente amaranto. Nella ripresa Menez sbaglia un rigore e Coda si fa espellere

Rammarico gigantesco per una Reggina che annulla per lunghi tratti dell’odierna partita l’apparentemente corazzato Lecce. Gli ospiti si dimostrano dei piani alti solo nel saper capitalizzare le poche occasioni offensive, ma gli amaranto meriterebbero molto di più dello 0-1 finale che condanna nuovamente alla sconfitta di uomini di Baroni.

Velocità di pensiero e di esecuzione, mista ad un flusso di gioco ben orchestrato sulle due fasce con le sovrapposizioni Delprato-Situm e il sempre attivo nelle due fasi Di Chiara. Ottima anche la prova di Folorunsho, tutto muscoli e personalità. Gli amaranto, però, non riescono a sbloccare il risultato e il Lecce non perdona. Nel momento migliore della Reggina i giallorossi mettono a segno un gol di estro e classe firmato Stepinski, favorito da una difesa non attentissima nel frangente.

La conferenza post-partita di Baroni

Nonostante tutto, gli uomini di Baroni continuano a giocarsela a viso aperto, dimostrando di non meritare lo svantaggio. Anzi, i calabresi schiacciano i pugliesi nella propria metà campo, limitandoli al solo contropiede. Quest’ultima, però, è un’arma che la compagine allenata da Eugenio Corini riesce a sfruttare a dovere e per tale motivo si porta avanti. La sfortuna poi, mista ad un rigore calciato male da Menez, volta le spalle agli amaranto che anche in superiorità numerica non riescono a capitalizzare le innumerevoli palle gol create. Morale della favola è frustrazione ancor più grande delle ultime sconfitte, considerando una prestazione di buon livello e superiore a quanto offerto dagli avversari.

Scelte di formazione

Baroni decide di confermare l'assetto base, ovvero il 4-2-3-1, e in grande blocco la difesa titolare. Novità di mercato che subito si riflette in campo è Nicolas presente in porta. L'assente Crisetig a centrocampo è rimpiazzato da Folorunsho abbassato dalla trequarti. Lo stesso Rivas viene arretrato e starà alle spalle di Charpentier. Il giovane attaccante è alla prima presenza in stagione. In termini di assenze, oltre agli infortunati Crisetig e Rossi, sono fuori gli ormai prossimi alla cessione Vasic, Gasparetto e Marcucci.

Mister Corini non ha convocato otto elementi: Felici, Lo Faso, Paganini, Rodriguez, Borbei, Falco, Pettinari e Pierno. Rispetto al pareggio casalingo a reti inviolate contro il Monza, il Lecce si presenta al Granillo con due cambi: gioca Lucioni in difesa al posto di Meccarielo, mentre a centrocampo troviamo Bjorkengren e non Paganini. Da tenere in grande considerazione il giovane terzino di proprietà del Sassuolo Adjapong e il trio d'attacco con Mancosu dietro a Coda e Stepinski.

Pioggia di ex

Giornata davvero interessante per la lista di giocatori che in passato hanno indossato la maglia di una delle due squadre. Tra Lecce e Reggina gli incroci non sono pochi, a partire dalla panchina amaranto. Marco Baroni, da calciatore, ha giocato tra i salentini dal 1987 al 1989. Nella prima delle due stagioni, sotto la guida di Carlo Mazzone, i leccesi hanno ottenuto una promozione in Serie A.

Accantonando il discorso panchina, spostiamoci ai giocatori attuali. La Reggina può schierare due ex Lecce, ovvero De Rose e Di Chiara. Il centrocampista cosentino vanta 34 presenze e 4 gol in due stagioni di Serie C dal 2012 al 2014 con i giallorossi. Il terzino sinistro, invece, ha rappresentato una comparsa al Via del Mare, riuscendo a giocare solo 8 partite e segnando 1 rete nella Lega Pro 2014-’15.

Sponda Lecce, al Granillo è presente un solo ex ma in totale i giocatori che hanno vestito la maglia amaranto sono due. Convocato per la sfida odierna è l’esperto difensore centrale Lucioni, il quale ha collezionato 51 presenze e 3 gol alla Reggina in due stagioni di Serie B dal 2012 al 2014. Chi, invece, non ha seguito la squadra a Reggio per motivi di mercato è Falco. Il fantasista non ha lasciato il segno in città, giocando solo 3 partite e non realizzando nessuna marcatura durante la cadetteria 2013-’14.

Primo tempo frizzante

Partita gradevole fin dalle prime battute. Il Lecce vuole gestire con maggiore calma il giro palla, mentre la Reggina punta su velocità di pensiero e azione, come anticipato alla vigilia da Baroni. La prima azione degna di nota si sviluppa sulla fascia destra al 17'. Ospiti in avanti con Henderson in percussione. In mezzo il pallone rasoterra viene raccolto da Stepinski che conclude di poco alto sopra la traversa. Rispondono i padroni di casa al 18' con una rovesciata di Delprato. Azione confusa con palla in mezzo per Situm, mischia e a mezz'aria colpisce il terzino. Conclusione che si spegne al lato.

Prima possibile svolta della gara che non si concretizza al 19'. Charpentier entra in area dalla destra e appoggia a Rivas in mezzo. L'honduregno va al tiro e trova la respinta di Dermaku in scivolata. L'arbitro lascia proseguire ma l'impressione dal vivo era di un tocco di mano, ma in realtà il difensore si vede rimpallata la sfera sulla gamba per poi mancare di un soffio il braccio.

Reggina nettamente più concreta nel sviluppare trame offensive. Al 27'. Delprato si ritrova al limite dell'area e conclude in porta, non trovando per poco lo specchio della porta. Nonostante la buona prestazione, a passare in vantaggio è il Lecce. Al 29' Adjapong lavora il pallone sulla destra, poi crossa rasoterra in mezzo. Stepinski tenta la magia con un colpo di tacco ben eseguito da distanza ravvicinata. Una piccola deviazione prende in contro tempo Nicolas che non può opporsi, lasciando il pallone finire in rete da pochi passi.

Giallorossi vicini al raddoppio al 37'. Al limite dell'area Coda esegue un tiro di buona precisione, terminato alto ad un soffio dalla traversa. Notizia negativa per la Reggina al 39', momento in cui si festeggia il rientro in campo di Menez ma è a causa dell'infortunio di Rivas.

Secondo tempo senza fortuna

Pronti via ed è nuova pessima novità per la Reggina: secondo infortunio di giornata. Dopo Rivas si ferma anche lo sfortunato Charpentier, che a prima impressione sembra aver avuto uno stiramento alla coscia dopo uno scatto. Al suo posto entra Denis al 3'. La scossa in positivo, però, arriva al 6'. Lucioni tocca di mano in area e per l'arbitro è calcio di rigore. Dal dischetto Menez si fa ipnotizzare da Gabriel, che para il tiro con una certa facilità. Occasione sprecata in un momento cruciale.

Ripresa che, come in avvio di gara, vede la Reggina dominare la gestione del gioco. Il Lecce continua a giocare in contropiede, cercando di contenere le offensive avversarie. Vicini al pareggio gli amaranto al 20'. Cross dalla destra di Situm e in mezzo Loiacono stacca di testa. La palla sembra destinata alla rete, ma sulla linea salva Meccariello. I salentini si buttano via al 22'. Coda tira una gomitata a Delprato e viene espulso, lasciando i suoi in 10.

Pericolosissimo Liotti al 35'. Menez imbuca per Bellomo che dalla sinistra crossa sul secondo palo. Nell'area piccola è solo Liotti ma il suo tiro trova solo l'esterno della rete. Al 37' incide Micovschi, tentando il tiro dal limite dell'area. Una deviazione sorprende Gabriel ma per sua fortuna viene solo sfiorata la traversa. Da successivo calcio d'angolo in mezzo stacca di testa Bianchi completamente isolato. Palla al lato.

Assedio totale della Reggina e le palle gol piovono come se non ci fosse un domani. In particolare è Bellomo al 45' a tirare troppo centrale di testa dall'area piccola, facendo intervenire Gabriel.

Tabellino e pagelle amaranto

Reggina (4-2-3-1): Nicolas 6; Delprato 6.5, Loiacono 6 (29' st Bellomo 6), Cionek 6, Di Chiara 6.5; Bianchi 5.5, Folorunsho 6.5; Situm 6 (29' st Micovschi 6.5), Rivas 5.5 (39' pt Menez 5.5), Liotti 6; Charpentier 6 (3' st Denis 6). A disposizione: Farroni, Guarna, Plizzari, Rolando, Stavropoulos, De Rose, Faty. Allenatore: Baroni 6.5.

Lecce (4-3-1-2): Gabriel; Adjapong, Lucioni, Dermaku (33' pt Mercariello), Zuta; Henderson (14' st Majer), Tachtsidis, Bjorkengren (14' st Listkowski); Mancosu (35' st Calderoni); Coda, Stepinski (35' st Dubickas). A disposizione: Bleve, Vigorito, Monterisi, Gallo, Dubickas, Maselli. Allenatore: Corini.

Arbitro: Manuel Volpi della sezione di Arezzo (Dei Giudici di Latina e Trinchieri di Milano). IV uomo: Giacomo Camplone di Pescara.

Marcatori: 29' pt Stepinski (L).

Note – Partita disputata a porte chiuse come da disposizione del Governo in materia di Covid-19. Ammoniti: Coda (L), Henderson (L), Tachtsidis (L), Listkowski (L), Situm (R), Gabriel (L). Espulsi: 22' st Coda (L) per doppia ammonizione. Calci d'angolo: 6-2. Recupero: 4' pt, 4' st.

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