Reggina, reparti da rinforzare e sacrificabili: il punto sull’imminente mercato invernale
Sessione di gennaio pronta ad aprirsi lunedì 4. Gli amaranto cercano nuove pedine soprattutto in attacco, dove potrebbero cambiare molti equilibri. Lì l’unico inamovibile è Denis
Riparazione come unica parola chiave di un mercato che per la Reggina dovrà, nel vero senso della parola, riparare alcune falle della sessione estiva. Pronti a partire, nel bel mezzo di un intenso campionato, per un mese di trattative lampo che potrebbero cambiare il corso degli eventi.
Lunedì 4 il via ufficiale alla sessione invernale di calciomercato, in concomitanza proprio con l'ultima partita prima della sosta: Ascoli-Reggina. Sul campo si giocherà per punti pesantissimi in ottica salvezza, mentre sul tavolo delle trattative il ds Taibi proverà a rinforzare alcuni reparti in particolare, limando perché no anche delle cessioni.
Attacco come priorità
La differenza è tutta lì, nella zona avanzata del campo. I momenti difficili dell'attuale girone d'andata sono scaturiti anche e soprattutto da un ruolo letteralmente scoperto. Baroni, dal suo arrivo, ha sistemato la situazione con soluzioni alternative, ma è inevitabile un miglioramento significativo sul mercato.
I nomi inamovibili, anzi solo uno a pensarci bene: German Denis. L'attaccante argentino, su cui Baroni conta non poco, é l'unico realmente sicuro di rimanere a Reggio con estrema felicità sua e dell'intera piazza. Per il resto, si potrebbe mettere in discussione chiunque. Occhio, però, a non sottovalutare Menez. Il francese è stato frenato da alcuni infortuni, ma lasciare andar via un campione del genere dopo pochi mesi è un azzardo troppo rischioso. L'ex Milan può e deve dare un contribuito maggiore. La seconda parte di stagione servirà proprio a questo.
Discorso a parte per Charpentier. Sul campo non ha esordito per una serie di problemi fisici. La sua annata è condizionata, ma adesso risulta sulla via del recupero. Viste le buone potenzialità sembra logico tenerlo in rosa e aspettare il momento giusto per inserirlo anche come semplice alternativa ai titolari.
Lafferty non ha convinto, anche se le difficoltà oggettive di infortuni e vicissitudini extra campo l'hanno limitato non poco. Lui, così come la scommessa persa del mercato estivo Vasic, sembrano gli indiziati speciali per un'eventuale partenza.
È chiaro come alla Reggina manchi un attaccate da doppia cifra, uno in grado di buttarla dentro con continuità e portare a casa punti pesanti. Non lo si può chiedere al buon Denis, che 38 partite in rapida successione non le può giocare. Ecco che le trattative in entrata dovranno portare a Reggio una punta di categoria in grado di aumentare sensibilmente il peso specifico là davanti. Riempire l'area di rigore e sfruttare i palloni dalla trequarti in su sono le due caratteristiche da migliorare in tal senso. Identikit presto fatto, adesso spetta agli operatori di mercato focalizzarsi sui nomi.
Solo piccole modifiche
Archiviata la più importante delle questioni, il resto dei reparti non ha bisogno di stravolgimenti ma soltanto di qualche piccolo ritocco a seconda delle opportunità di mercato in entrata quanto in uscita.
La difesa ha rappresentato una solida realtà fin da subito con Baroni, anche in relazione a quel Stavropoulos scommessa vinta dal ds Taibi. Altri colpi ben riusciti sono gli inamovibili Crisetig e Folorunsho. Proprio a centrocampo potrebbe, invece, partire uno tra Bianchi e De Rose. Quest'ultimo, soprattutto in virtù del poco spazio e del ritorno post infortunio dell'interessante Faty atteso a breve, potrebbe lasciare Reggio. L'eventuale dolorosa decisione non è così scontata al momento, così come l’entrata di un’ulteriore pedina se si andrà a materializzare l’opportunità giusta.
Capitolo esterni ampliato con i recenti cambi di modulo. La difesa a 4 ha portato terzini da aggiungere agli esterni più alti. In termini di rosa la Reggina se lo può permettere, contando su: Liotti, Rolando, Situm, Di Chiara, Delprato, Rivas, Peli e all'occorrenza anche Bellomo. Non da escludere un acquisto in reparto, così da aumentare ulteriormente il ventaglio di scelte. Al momento, però, non deve essere la priorità alla luce della già ampiamente discussa questione attaccanti. Da tenere sempre presente, poi, la generale situazione economica del calcio limitata non poco dalla pandemia che inciderà sul mercato di ogni singola squadra, quindi nulla è scontato.