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Reggina, Toscano e la Serie B: "Campionato tremendo, ci vuole tanta resistenza mentale"

L'allenatore amaranto delinea le caratteristiche della prossima impegnativa stagione in cadetteria. Spazio anche al raduno estivo, con "il pre ritiro dal 21 fino al 31 al Sant’Agata"

L'estate è nel pieno del suo naturale svolgimento e per la Reggina è tempo di programmazione. Cruciale e maniacale attenzione ai dettagli, sia dal punto di vista del mercato che in ritiro, così da farsi trovare pronti al varco di una Serie B non semplice, ma dove bisognerà essere sempre ambiziosi.

Occhi puntati su mister Mimmo Toscano, chiamato a confrontarsi con un campionato in cui vuole essere protagonista con la sua Reggina. Il cammino è lungo, ma gli scenari iniziano a delinearsi. Intervenuto alla Tv ufficiale amaranto, il tecnico ha analizzato il suo nuovo approccio con la Serie B e non solo: "Ci ritorniamo con molto piacere. È un campionato molto diverso, affascinante e ti confronti con squadre e allenatori di un altro livello. Non si vede l’ora di riniziare. Mi riaffaccio dopo gli anni di Avellino e Terni, sperando che sia un campionato ricco di soddisfazioni come lo è stato la passata stagione a prescindere dalla vittoria o no."

In Serie C con Toscano si vince

“Etichetta che mi voglio togliere il prima possibile. È un motivo d’orgoglio, ma anche un modo di essere ambizioso, crescere e migliorare. Quando si vince ci sono tante componenti che consentono il raggiungimento di un obiettivo così importante: unità d’intenti, società solida, gruppo coeso con una grande cultura del lavoro. Tutte situazioni che ho trovato quest’anno. Magari sono stato bravo o fortunato anche gli altri anni, però la cosa più importante è avere quell’atmosfera che ti fa lavorare bene, stare sul pezzo giorno dopo giorno. Alla fine si ottengono quei numeri che abbiamo raggiunto in questa stagione.”

Le prossime aspirazioni in cadetteria

“Parlare subito di Serie A? L’anno scorso non mi avete mai  sentito parlare di Serie B eppure ci credevo forse più della mia vita. Chi sta tanto tempo nel calcio sa che gli obiettivi si costruiscono lavorandoci sono, basta poco per ottenere le grandi soddisfazioni ma anche le delusioni. Non si sa quale sarà l'obiettivo e ancora non si sa nemmeno la squadra che avremo costruito, quindi c’è da lavorare tanto.”

La nuova realtà

“Il campionato di Serie B è tremendo, ci sono difficoltà diverse dalla Lega Pro. Lì ne vince solo una e la difficoltà è quella con tante situazioni ambientali, con piazze blasonate che puntano ad arrivare prime. La B è lunga, estenuante e dove ci vuole tanta resistenza mentale. La continuità di prestazioni fa la differenza. In tre partite puoi trovarti nella parte sinistra della classifica e dopo altre tre a destra. La distanza tra la zona pericolosa e dei sorrisi è sempre corta. Devi avere tanta concentrazione, continuità ed equilibrio. Tecnicamente si deve migliorare l’aspetto qualitativo, della fisicità sopratutto perché più sali di categoria e più fa la differenza.”

Un pensiero per Giuseppe Cosentino

“Se ne va una persona che ha dato tanto al calcio, appassionato e veramente amabile. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia. Quando ho appreso questa notizia, mi ha sconvolto.”

Il ritiro estivo

"Noi, il Monza e il Vicenza siamo le più penalizzate. Gli altri finiscono un mese prima del nuovo campionato, quindi hanno nelle gambe la competizione. Noi abbiamo quasi 5 mesi di inattività. Lunedì ci raduneremo, dobbiamo rispettare il protocollo con tamponi e test sierologici. Andare in strutture dove ti garantiscono il distanziamento. Raduno il 20, poi il pre ritiro dal 21 fino al 31 al Sant’Agata con visite e test atletici. Poi stiamo individuando una struttura dove andare 2-3 settimane fuori. Dal punto di vista climatico e delle amichevoli, spostandoci avremo più possibilità. Le difficoltà son quelle, ma il mio augurio è di riuscire a creare una squadra e un gruppo nel più breve tempo possibile. Serve avere le situazioni giuste per prepararci a questa nuova avventura.”

Il mercato

“Sia Massimo (Taibi, ndr.) che io siamo pignoli. Prima di scegliere un calciatore, deve fare al caso della Reggina sia dal punto di vista umano che per la cultura del lavoro. Di giocatori bravi ce ne sono in giro e verrebbero tutti a piedi a Reggio, però noi non dobbiamo far tanto. Non c'è da stravolgere il gruppo. Nelle poche cose da fare, bisogna sbagliare il meno degli altri.”

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