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Buon primo tempo, poi il nulla: la Reggina cade nella ripresa e perde 1-2 contro il Venezia

Si rivede il 3-4-1-2 ma funziona solo per 45’, poi l’impalcatura si gretola. Al primo gol di Lafferty, rispondono Aramu e Bocalon. Sesta sconfitta nelle ultime sette per i calabresi

Serviva una serata perfetta o quasi, dove ritrovare certezze e dare animo ad un ambiente sofferente. Sembrava chiaro il canovaccio della gara dopo i primi brillanti 45’ minuti della Reggina. Peccato che le partite vanno giocate con la giusta intensità fino al fischio finale. Come spesso accade, però, gli amaranto cedono nella ripresa e appaiono quasi rassegnati a doversi difendere bassi fino all’inevitabile ribaltone e sconfitta.

Il Venezia non costruisce con una certa precisione, è invece frettoloso nel liberarsi in avanti ma nonostante ciò riesce a sfruttare la grave crisi amaranto per uscire dal Granillo con tre punti guadagnati solo nella ripresa. Già perché nel primo tempo si era intravista la vera Reggina di Toscano, quella che con il 3-4-1-2 pressa alto, non lascia scampo agi avversari e concretizza con i suoi uomini più fisici. L’identità caratteriale così come il corretto assetto tattico non possono durare solo 45’ minuti. Inammissibile che al rientro dagli spogliatoi i calabresi inizino a sgretolarsi, scoprendo il fianco agli ospiti e rassegnandosi a dover subire l’ennesima sconfitta. Un atteggiamento arrendevole, votato alla sola e semplice difesa di un 1-0 che dovrebbe essere incrementato e non tenuto in cassaforte come se fosse un lingotto d'oro.

Quando una squadra non è costante durante i 90’, mostrando due volti distinti e separati, vuol dire che il problema è profondo. La situazione preoccupa anche e soprattutto in classifica, la Reggina non può più attendere. Serve una scossa invocata ormai da troppo tempo e mai vista con convinzione. La società dovrà scendere in campo con delle decisioni di un certo peso.

Scelte di formazione

Ritorno come parola chiave per la Reggina sia in termini di modulo che di giocatori nuovamente in campo. La prima sorpresa della serata Toscano la concretizza rispolverando il 3-4-1-2. Jeremy Menez lo ritroviamo tra i titolari in coppia con Lafferty, mentre da trequartista non trova spazio Bellomo bensì Rivas. Ultimo cambiamento tutt'altro che pronosticabile alla vigilia è in difesa, dove insieme a Delprato e Cionek figura Liotti, finora utilizzato sempre da esterno. Gli amaranto hanno dovuto fare a meno degli infortunati Charpentier, Denis, Faty, Rossi e Situm.

Il Venezia si presenta al Granillo con la voglia di riscattare la sconfitta per 0-2 contro il Monza dell'ultima giornata e mister Zanetti ha deciso di cambiare quattro undicesimi. In difesa gioca Feliciori e non Molinaro, mentre a centrocampo troviamo Crnigoj al posto di Fiordilino. Occhi puntati sul capocannoniere del campionato Forte in attacco. Insieme a lui giocano Capello e Johnsen a discapito di Aramu e Di Mariano. Gli assenti in lista sono Modolo, Taugourdeau.
 

Orgoglio amaranto nel primo tempo

Inizio di personalità da parte della Reggina, che comanda il gioco e costringe il Venezia a rimanere schiacciata nella propria metà campo ripartendo solo in contropiede. Il tutto facilitato da una serie di errori in fase d'impostazione degli arancioneroverdi. La pressione amaranto si concretizza splendidamente all'11'. Pallone in verticale di De Rose a cogliere in contro tempo la difesa avversaria e a servire Lafferty in profondità. Il nordirlandese di forza riesce a farsi largo da una marcatura e scodella la sfera oltre Lezzerini con una sorta di pallonetto da fuori area. Il gol è una liberazione per l'attaccante che certamente avrà pensato ad una dedica speciale per la cara sorella.

Il Venezia si rende pericoloso per la prima volta solo al 21' quando Mazzocchi trova spazio per vie centrali e dal limite calcia in porta. Plizzari controlla con lo sguardo, ma la palla si spegne comunque a lato non di molto dal primo palo. Non c'è pace per Menez, costretto nuovamente a fermarsi per un problema muscolare. Da valutare se si tratti di una ricaduta. Al 35' entra Bellomo per sostituire il francese e tatticamente non cambia nulla. Scatenato Lafferty a cui viene annullata la doppietta al 36' per posizione di fuorigioco. L'attaccante era riuscito a farsi trovare smarcato in area, ma è stato fermato dal guardalinee.

Certezze sgretolate nella ripresa

La partita si scopre statica ad inizio secondo tempo. La Reggina ha chiaramente l'intenzione di addormentare il gioco e lasciare maggiormente il possesso agli avversari. Il Venezia è troppo frettoloso nella manovra e non riesce ad incidere più di tanto. Gli amaranto hanno occasioni in contropiede ed è proprio così che Bellomo spreca una grossa palla gol al 12'. Involato verso la porta in un tre contro tre sceglie l'opzione peggiore, ovvero un tiro strozzato sul nascere e terminato sul fondo.

Il Venezia impegna l'attento Plizzari al 24'. Dalla sinistra arriva uno di quei classici tiro-cross che prende una strana traiettoria e per poco non raggiunge la porta. Il portiere amaranto respinge. I lagunari assediano la difesa avversaria e alla lunga riescono a sfondare. Al 31' Aramu ci prova due volte da dentro l'area. Al primo tiro l'estremo difensore di proprietà del Milan respinge, ma l'attaccante colpisce nuovamente e trova l'angolino giusto sul secondo palo. Pareggio meritato per quanto visto finora. Gli ospiti la ribaltano al 37' beffando clamorosamente una Reggina quasi rassegnata al suo destino. In area piccola difende il pallone Bocalon, si gira e batte da pochi passi Plizzari. 1-2 e nuova disfatta alle porte.

La Reggina sfiora il pareggio al 40'. Calcio d'angolo calciato sul primo palo da Crisetig. A colpo sicuro di testa Delprato e palla allontanata all'ultimo momento dalla difesa.

Tabellino e pagelle amaranto

Reggina (3-4-1-2): Plizzari 6.5; Delprato 6, Cionek 5.5 (33' st Gasparetto sv), Liotti 5.5; Rolando 5 (29' st Loiacono sv), De Rose 5, Crisetig 5, Di Chiara 5.5; Rivas 6 (33' st Folorunsho sv); Ménez 5.5 (35' pt Bellomo 5), Lafferty 6.5 (29' st Vasic sv). A disposizione: Farroni, Guarna, Peli, Stavropoulos, Bianchi, Marcucci, Mastour. Allenatore: Toscano 5.5

Venezia (4-3-3): Lezzerini; Mazzocchi, Cremonesi (20' st Svoboda), Ceccaroni, Felicioli; Maleh (1' st Aramu), Vacca, Crnigoj (12' st Fiordilino); Capello (24' st Bocalon), Forte, Johnsen (1' st Di Mariano). A disposizione: Pomini, Ferrarini, Molinaro, Rossi, Bjarkason, St Clair, Karlsson. Allenatore: Zanetti.

Arbitro: Fabio Maresca della sezione di Napoli (Di Vuolo di Castellammare di Stabia e Macaddino di Pesaro). IV uomo: Matteo Marchetti di Ostia Lido.

Marcatori: 11' pt Lafferty (R), 31' st Aramu (V), 37' st Bocalon (V).

Note – Partita disputata a porte chiuse come da disposizione del Governo in materia di Covid-19. Ammoniti: Lafferty (R), Di Chiara (R), Rolando (R), Cremonesi (V), Liotti (R), Vacca (V), Bocalon (V), Di Mariano (V), Bellomo (R). Calci d'angolo: 6-6. Recupero: 3' pt, 6' st.

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